neoruralista
(neo-ruralista), agg. Che ripropone il ritorno ai valori tradizionali della vita contadina.
• Dobbiamo però evitare il rischio di ridurre un tema complesso come lo sviluppo sostenibile a una questione di «frutti della terra» di etica neo-ruralista. Incoraggiare i giovani a rivalutare il lavoro manuale, compreso quello nelle campagne; invitare qualche laureato a sfruttare le proprie competenze per «nutrire il pianeta» e «fornire energia alla vita» (i due motti di Expo 2015) sono senz’altro operazioni utili, anche sul piano culturale. (Maurizio Ferrera, Corriere della sera, 15 novembre 2010, p. 1, Prima pagina) • Questa scellerata idea è stata alimentata da una certa mitologia neoruralista per la quale il Meridione avrebbe potuto vivere solo di turismo e prodotti tipici. Sono fiorite le interpretazioni antimoderne di un Mezzogiorno alfiere di una arcaicità fatta di valori tradizionali e comunitarismo da contrapporre al gretto Nord capitalista. Si trattava, ovviamente, di posizioni velleitarie e antistoricistiche che negavano il ruolo propriamente moderno e occidentale di Napoli, prima città al mondo a dotarsi di una facoltà di economia, grazie al Genovesi. (Alessio Postiglione, Repubblica, 26 aprile 2011, Napoli, p. I).
- Composto dal confisso neo- aggiunto all’agg. ruralista.
- Già attestato nella Repubblica del 2 marzo 2004, p. 1, Prima pagina (Renzo Guolo).
> ruralista.