neoprotezionista
(neo-protezionista), s. m. e f. e agg. Chi o che ripropone scelte di politica economica che difendono gli interessi nazionali dalla concorrenza straniera.
• Circola in questi giorni un appello firmato da un gruppo di economisti ‒ fra i quali Francesco Giavazzi che del tema si è già occupato sul «Corriere» ‒ contro il nuovo statalismo, le azioni neo-protezioniste del governo Letta. (Angelo Panebianco, Corriere della sera, 19 ottobre 2013, p. 1, Prima pagina) • i politici rampanti si dividono in neoliberisti e neoprotezionisti, per usare un’espressione di Tonino Perna. Entrambi credono nel capitalismo e nella crescita comunque, ma mentre i primi propendono per mercati aperti nei quali le grandi imprese finiscono per farla da padrone, i secondi puntano verso vecchie forme di protezionismo che tutela imprese di tipo nazionale. I primi danno di retrogradi agli altri, i secondi di traditori ai primi. In realtà sono due facce della stessa medaglia. (Francesco Gesualdi, Avvenire, 15 dicembre 2016, p. 3, Idee) • se gli Usa adotteranno politiche neo-protezioniste, il vantaggio competitivo dell’euro debole verrà vanificato rispetto ad un mercato fondamentale e non solo per le nostre esportazioni. (Alberto Quadrio Curzio, Sole 24 Ore, 7 gennaio 2017, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso neo- aggiunto al s. m. e f. e agg. protezionista.
- Già attestato nella Stampa del 28 dicembre 1982, p. 10, Borse Economia e Finanza (E. C.).