neonatologia
Settore della medicina che si occupa della cura, dello sviluppo e delle malattie del neonato nel suo primo mese di vita; essa studia più precisamente i processi di adattamento del neonato alla vita autonoma postnatale (adattamento metabolico, cardiovascolare, respiratorio, alimentare) e stabilisce i criteri e le strategie d’intervento nelle condizioni patologiche specifiche del neonato.
I traumi che il neonato può subire durante un parto particolarmente laborioso o, più spesso, espletato mediante un intervento ostetrico (parto distocico), oltre a concorrere all’instaurarsi di manifestazioni emorragiche, possono determinare anche paresi o paralisi di tipo periferico a carico degli arti superiori e del territorio del facciale e, del tutto eccezionalmente, a carico del territorio del femorale o dell’ischiatico. Mentre le paralisi del facciale regrediscono in genere in pochi giorni o in poche settimane senza lasciare reliquati, quelle a carico degli arti superiori possono non raramente restare permanenti e provocare, a distanza di tempo, atrofia e contratture muscolari.
Dopo alcune ore, e persino dopo uno o due giorni dalla nascita, può comparire nel neonato una sindrome d’insufficienza respiratoria acuta, caratterizzata da dispnea, polipnea, cianosi parossistica o permanente. All’origine di detta sindrome possono essere chiamati in causa sia lesioni cerebrali, sia disturbi della ventilazione polmonare (atelettasia, enfisema bolloso di origine ostruttiva o malformativa), sia l’aspirazione di liquido amniotico, sia la formazione di membrane ialine nella parete degli alveoli e dei bronchioli.
La difesa del neonato contro le infezioni si esplica principalmente attraverso difese umorali specifiche che gli vengono conferite dalle immunoglobuline di origine materna, le quali vengono trasferite al neonato sia durante la vita intrauterina (passaggio transplacentare) che, dopo la nascita, attraverso il latte materno. Pur possedendo un notevole numero di anticorpi, il n. si difende in maniera molto imperfetta da alcuni agenti infettivi, quali gli stafilococchi e gli streptococchi. Il neonato è al contrario efficacemente protetto dal tetano, dalla difterite, dalla poliomielite, dal morbillo, dal vaiolo, dalla parotite e da un certo altro numero di malattie infettive, grazie all’immunità passiva che gli viene trasmessa dalla madre. Accanto ai germi banali vanno ricordate, per la loro gravità, le infezioni virali del neonato, in alcuni casi trasmesse dalla madre portatrice di un virus di vecchia data o contratte nel corso della gravidanza, in altri casi contratte durante il parto o subito dopo la nascita (per es., HIV-1, epatiti virali, rosolia).