Neologismi sport e tempo libero
candy color
loc. s.le m. Nella moda, colore basico, netto, squillante, come quello di certi dolciumi o caramelle per bambini.
• [tit.] Unghie in candy colors / Verde menta, giallo vaniglia, azzurro baby, arancio melone, rosa bubble gum. Siete attratte dalle lacche pastello? «Allora, armatevi di molta pazienza!» (vanityfair.it, 28 aprile 2015, ‘Beauty’).
Espressione dell’ingl. d’America, a sua volta composta dai s. candy (‘caramella, dolciume’) e color (‘colore’).
Carpimania
s. f. (scherz.) Passione sportiva per il Carpi, squadra di calcio promossa in serie A.
• E sempre sui social network è scoppiata la Carpimania tanto che sono piovute dediche da tutta Italia, non solo legate al mondo sportivo. Il più bersagliato, ovviamente, Lotito, anche se non sono mancati riferimenti alle sfide di provincia. Ma il Carpi ci sarà, questo è quello che conta (gazzettadimodena.gelocal.it, 29 aprile 2015, ‘Sport’).
Composto dal nome proprio Carpi con l’aggiunta del confisso -mania.
contouring
s. m. Nella cosmesi, tecnica di trucco basata sull’uso di terre e correttori per ridefinire i contorni di naso, mento, guance, zigomi.
• Sembra il nome di una “diavoleria” creata dalla mente di una donna, ma il contouring stavolta si deve addebitare ad un uomo, Mario Dedivanovic, il famoso make-up artist americano che ha reso Kim Kardashian più bella del normale (Venera Coco, ilfattoquotidiano.it, 12 marzo 2015, ‘Stile’).
Dall’ingl. contouring (propriamente ‘trattamento del profilo’).
fanta-food
loc. s.le m. Il cibo del futuro, in quanto frutto della ricerca scientifica e tecnologica tesa alla ricerca di fonti proteiche alternative al bestiame, più sostenibili dal punto di vista ambientale e meno discutibili sotto il profilo etico.
• Grilli caramellati, cavallette in saor e pizze che non escono più dal forno ma dalla stampante 3D: le ultime frontiere della gastronomia tra cuochi-scienziati, bistecche sintetiche e polpette «clonate». Invito a cena con fanta-food (Anna Meldolesi, corriere.it, 1° maggio 2015, ‘Cucina’).
Pseudoanglicismo composto dal confisso fanta- con l’aggiunta del s. ingl. food (‘cibo, nutrimento’).
ghosting
s. m. inv. Il chiudere unilateralmente una relazione sentimentale, interrompendo ogni possibilità di contatto con l’ex partner e facendo in modo di cancellare le tracce della relazione.
• La tecnica del ghosting, del diventare fantasmi di se stessi agli occhi dell’ex pare andare per la maggiore sia nella vita reale sia tra i vip. Di solito per “sparire” si inizia dai social network: via l’amicizia da Facebook, via le foto da Instagram e via ogni tweet che riconduca all’ormai ex (Barbara Massaro, panorama.it, 2 luglio 2015, ‘Società’).
Dall’ingl. (to )ghost (‘muoversi come un fantasma’).
Piloxing®
s. m. Sistema di allenamento fisico che combina la tonificazione e il potenziamento non aggressivo dei muscoli, tipici del pilates, con la potenza, la velocità e l’agilità dei movimenti della boxe.
• “Ho combinato le mie passioni ed è nato il Piloxing” spiega Viveca. “Tutto è cominciato nel 2009 quando, insegnandolo a piccoli gruppi a casa mia, ho capito quanto fosse positivo per le donne che lo praticavano. Non solo perdevano peso e diventavano più forti, ma anche il loro benessere psicofisico migliorava [...]” (Nicoletta
Pinnati, iodonna.it, 31 maggio 2015, ‘Benessere’).
Dall’ingl. piloxing®, a sua volta composto dai s. pil(ates) e (b)oxing (‘boxe, pugilato’).
posing coach
loc. s.le m. e f. Nel mondo dello spettacolo, chi, per professione, insegna a mettersi in posa nel modo migliore davanti a macchine fotografiche e telecamere.
• Il suo nome è già tutto un programma: posing coach. Ovvero, l’allenatore della posa. Quella che è necessario avere davanti all’obiettivo fotografico se si vuole sembrare davvero impeccabili.
[...] Ne fanno ampio uso i vip (dwebrepubblica.it, 7 dicembre 2014, ‘Moda’).
Espressione ingl., a sua volta composta dai s. posing (‘posa’) e coach (‘istruttore, allenatore’).
reducetariano
agg. e s. m. 1. agg. Detto di un tipo di alimentazione o di una dieta con poca carne. 2. agg. e s.m. Che, chi segue una dieta caratterizzata da un limitato consumo di carne.
• Si dice “reducetariano” e da oggi è il nuovo modello nutrizionale che coinvolge chi tiene d’occhio il consumo e la qualità della carne che mangia. A coniare il nuovo termine è un giovane ricercatore della Columbia University, Brian Kateman, che suggerisce di avviare la pratica semplicemente evitando la carne a cena, il lunedì o il fine settimana (a cura di Marzia Papagna, repubblica.it, 13 gennaio 2015, ‘Ambiente’).
Dall’ingl. reducetarian, a sua volta composto dal v. (to) reduce (‘ridurre’) e dal suffisso -(et)arian, sul modello di vegetarian (‘vegetariano’).
socialino
s. m. (scherz.) In internet, social network.
• I socialini sono pieni di gente, – soprattutto maschi – che senza perder tempo in chiacchiere cerca di rimorchiare per i fini più disparati: da un sincero desiderio di una relazione seria e concreta sino alla botta e via (Guy Pizzinelli, vanityfair.it, 18 febbraio 2015, blog ‘Le donne di Guy’).
Derivato dalla loc. ingl. social (network) con l’aggiunta del suffisso -ino. Già attestato in wired.it, 1° febbraio 2013, blog ‘Ifiona’ (Matteo Bordoni).
window shopping
loc. s.le m. L’andare per negozi, limitandosi a osservare gli oggetti esposti nelle vetrine.
• Quello che salta più all’occhio, dunque, è il gran numero di persone che entra nei negozi ed esce a mani vuote, o si limita semplicemente a guardare le vetrine: in tempo di crisi, infatti, una nuova tendenza sembra essere diventata il “window shopping”. In pratica, i clienti [...] acquistano online risparmiando ulteriormente rispetto al prezzo in saldo (repubblica.it, 13 gennaio 2015, ‘Roma News’).
Espressione ingl., a sua volta composta dai s. window (‘vetrina’) e shopping. Già attestato nella Repubblica del 2 ottobre 2002, p. 16, ‘Milano’ (Patrizia Valduga).
youtuber
s. m. e f. Persona, di solito giovane, iscritta alla comunità del sito di condivisione Youtube®, che carica video originali in cui si esibisce in una sorta di spettacolo personale, consistente nel commento più o meno scherzoso delle fasi del videogioco in cui è impegnata, nelle imitazioni di celebri cantanti pop e simili, ottenendo talvolta popolarità e successo commerciale.
• Chi sono gli youtuber e che cosa fanno? [...] In definitiva si tratta di giovani che commentano in rete videogiochi, cioè giocano e nel frattempo lanciano battute, urli, parolacce, in una sorta di esegesi sovreccitata (Marco Lodoli, notizietiscali.it, 13 aprile 2015, ‘Socialnews’).
Dall’ingl. youtuber.