NENNIO
Chierico bretone, discepolo di Elbodo, vescovo di Venedotia nel Galles, visse negli ultimi anni del sec. VIII e nella prima metà del IX. Ci è noto pet le sole notizie che egli dà di sé stesso, quale autore dell'Historia Britonum. Quest'opera ci è pervenuta alterata e interpolata, e in più manoscritti è preceduta da due prologhi, dei quali il secondo sembra un compendio del primo. In esso lo scrittore rivela il suo nome, ciò che altri non aveva curato di fare, e dichiara di scrivere per lenire l'affanno dell'animo. Ma gravi dubbi si espressero circa la persona di N., che potrebbe essere stato soltanto un copista, mentre poi alcuni attribuirono la Historia a Gilda il sapiente; né la questione è tuttora risolta, sebbene la critica più recente inclini a favore di N.
L'opera che attinge, alle Cronache di Girolamo, d'Eusebio, d'Isidoro e alla traditio veterum nostrorum, s'inizia con una cronologia generale della storia del mondo, cui tien dietro una descrizione della Bretagna con particolari veri e precisi, il racconto delle origini del popolo bretone, delle leggende troiane, della venuta degli Scoti, delle gesta del re Gnorthigin, di San Germanio e di San Patrizio e in fine della guerra di re Arturo contro i Sassoni, che col soccorso degli Alemanni restano vincitori.
Più che le notizie di storia universale hanno valore nella Historia le leggende nazionali, narrate con quella generosa fierezza che fu propria dei Celti vinti. Lo scarso sentimento della verità, l'inclinazione a fantasticare ove la storia tace, e una certa nativa scaltrezza nel giudicare i fatti mostrano che l'autore è voce del suo popolo e partecipa della sua vita.
Ediz. e Bibl.: Historia Britonum, ed. I. Stevenson, Londra 1838; nuova ed. in Monumenta historica britannica, I, Londra 1848; C. G. Schoell, De ecclesiasticae Scotorumque historiae fontibus, Berlino 1851; A. de la Borderie, Étude critique sur l'Hist. Brit. attribuée à N., ecc., Parigi 1883; H. Zimmer, Nennius vindicatus, Berlino 1893; M. Manitius, Geschichte der latein. Literatur des Mittelalters, I, Monaco 1911, pp. 240-42.