Poemetto della fine del sec. 15°, che deriva il titolo dal nome della protagonista, una giovane contadina di Barberino di Mugello, giuntoci in tre redazioni. L'attribuzione tradizionale a Lorenzo il Magnifico della più breve (20 ottave) tra esse, che è anche poeticamente la migliore, è stata nel 1930 revocata in dubbio da F. Patetta. Nel 1948 il poemetto è stato attribuito, da A. Chiari e I. Marchetti, al poeta B. Giambullari (1450-1520); ma tutta la questione è stata ripresa, con argomenti molto persuasivi a favore della paternità laurenziana, già da P. Toschi, nel 1956.
Il motivo popolare delle rustiche lodi fatte a Nencia dal suo innamorato Vallera è ripreso dal colto autore con affettuosa adesione.