NEGRELLI di MOLDELBA, Luigi cavaliere di
Ingegnere, nato a Primiero (Trentino) il 23 gennaio 1799, morto a Vienna il 1 ottobre 1858. Nel 1819 entrava come praticante nella Direzione edile provinciale del Tirolo e del Vorarlberg e l'anno seguente superava l'esame di stato di ingegnere civile. Col 1821 iniziò una lunga serie di lavori stradali in Val Pusteria e nella valle dell'Adige. Diresse quindi (1825) una sezione di ricerche idrografiche e si occupò della sistemazione del Reno fra il principato di Liechtenstein e il lago di Costanza. Nel 1832 il cantone di San Gallo gli affidò il posto di ispettore dei lavori stradali e idraulici: tre anni dopo passò a Zurigo, ingegnere capo della Kaufmannschaft, e vi costruiva strade, moli e il bel ponte del Duomo sul Limmat; nel 1839 era commissario federale nei cantoni Ticino, Vallese e Uri per i danni delle inondazioni e poi capo della commissione per la regolazione del Lint. In questo stesso anno ideava la prima ferrovia svizzera (la Zurigo-Baden) e studiava l'intera rete delle comunicazioni stradali, ferroviarie e dei canali navigabili della Svizzera. Nel 1840 ritornò in Austria ispettore generale delle ferrovie del nord e vi rimase fino al 1842, aprendo all'esercizio la Vienna-Olomouc e studiando la rete del Württemberg e gli allacciamenti tra Baden e Baviera. Nel 1842 collaborava con E. Francesconi e con C. Ghega all'istituzione della rete delle ferrovie di stato austriache. Al tempo stesso continuava a occuparsi dei problemi ferroviarî svizzeri e seguiva la costruzione delle linee che aveva progettato. Nel 1846 dirigeva i lavori delle ferrovie Beuthen-Leopoli-Brody e Leopoli-Czernowitz. Nel 1848, creato il Ministero dei lavori pubblici, fu chiamato capo della prima sezione, carica che abbandonò presto, inviato commissario ministeriale nel Lombardo-Veneto a porre riparo alle devastazioni di strade e ferrovie dovute alla guerra. Nel 1849 era nominato capo della direzione superiore dei lavori inerenti a strade, acque, ferrovie e telegrafi stabilita a Verona; nello stesso anno era creato cavaliere dell'impero col predicato di Moldelba, in memoria d'un suo progetto di canale fra la Moldava e l'Elba e del ponte da lui costruito alla confluenza dei due fiumi. Nel 1850 fu nominato presidente della commissione per la navigazione del Po e nel 1852 commissario per la ferrovia centrale dell'Italia media.
Da tutte le ricordate cariche veniva esonerato nel 1855, perché ritenuto troppo favorevole all'elemento italiano, ed era richiamato a Vienna. Poco vi rimase; nel novembre di tale anno partiva per l'Egitto, incaricato di portare a termine gli studî sul canale di Suez, iniziati da lui fin dal 1838, e che l'avevano condotto a progettare un canale navigabile senza conche. Ritornato in Austria, era nel 1856 ispettore generale delle ferrovie. Continuava intanto ad occuparsi del canale, riuscendo a vincere le opposizioni mosse da ragioni politiche e sostenute dagl'Inglesi con a capo R. Stephenson. La morte immatura gli tolse la possibilità di trarre un qualsiasi vantaggio dal lavoro, che venne tradotto in atto da F. de Lesseps (v.), al quale spesso viene dato il merito della parte tecnica del progetto, che è invece interamente del Negrelli.
Bibl.: G. Adami, L. N. ingegnere, Trento 1929; M. Baratta, L. N. e il canale di Suez, Pavia 1925; A. Birk, Alois v. N., Vienna 1915.