nefropatia
Termine che indica, genericamente, qualsiasi malattia del rene. Occorre tenere conto che ogni componente costitutiva del parenchima renale (glomeruli, tubuli, tessuto interstiziale e vasi) può essere suscettibile di una patologia che può dar luogo a nefropatie glomerulari, tubulari, interstiziali e vascolari. I meccanismi che possono alterare queste strutture, e di conseguenza compromettere la funzione del rene, sono molteplici e si rifanno a difetti genetici, ad anomalie congenite, a cause immunologiche, tossiche, immunoallergiche, ovvero possono essere dovute a infezioni, a motivi circolatori o a un ostacolato deflusso delle urine. Le manifestazioni più comuni di una patologia del rene o delle vie urinarie includono l’edema, l’ipertensione, modificazioni del colore e del volume delle urine, ovvero disturbi della minzione: aumentata frequenza (pollachiuria), difficoltà (disuria), dolore (stranguria). Può essere presente dolore sordo a un fianco o una vera colica. Alcuni sintomi possono indurre il paziente alla consultazione del medico ma una malattia renale può decorrere per lungo tempo in maniera asintomatica ed essere oggetto di scoperta casuale, eventualmente quando il danno renale è già pronunciato. Le indagini che dovranno essere eseguite hanno significati diversi. Alcune servono a valutare l’esistenza di una lesione attiva del parenchima renale oppure delle vie escretrici, che si riflette nell’analisi delle urine appena emesse (proteinuria, ematuria, esame del sedimento). È necessario sottolineare che l’esame delle urine è un’indagine comunemente praticata e spesso valutata superficialmente, la quale fornisce da sola un grande numero di informazioni. L’urinocoltura potrà, infatti, evidenziare l’esistenza di un’infezione del rene o delle vie urinarie. Altri esami sono rivolti a valutare la funzione renale: azotemia e creatinina sierica, misura della filtrazione glomerulare (clearance della creatinina), capacità di concentrazione e di acidificazione. Lo studio ulteriore sarà rivolto a precisare il tipo di nefropatia, e se possibile la sua causa, e verrà integrato da una valutazione delle ripercussioni della nefropatia sullo stato generale. L’esplorazione immunologica ha lo scopo di identificare caratteristiche proprie di singole nefropatie e meccanismi patogenetici. Ulteriori informazioni riguardo alla morfologia e alla funzione dei due reni e delle vie escretrici potranno essere acquisite con esami radiologici, ecografici ed eventualmente mediante l’uso di radioisotopi. La biopsia renale percutanea è divenuta un’indagine usuale nella diagnostica delle malattie glomerulari e in altre situazioni particolari. Le più usuali manifestazioni di una nefropatia (proteinuria, ematuria, diminuzione della funzione renale, edema e ipertensione) si presentano frequentemente raggruppate in varia combinazione, consentendo l’inquadramento in sindromi che caratterizzano il problema del singolo paziente e che orienteranno i successivi approfondimenti diagnostici. Numerose patologie del rene e delle vie escretrici (dal glomerulo all’uretra) possono dare luogo, per es., alla comparsa di ematuria. Tuttavia la contemporanea presenza ed entità della proteinuria e/o alcune caratteristiche del sedimento urinario (morfologia delle emazie, presenza e tipo di cilindri), oltre all’eventuale compromissione della funzione renale, restringono il campo diagnostico e aiutano a identificare il tipo di lesione. Il quadro clinico può presentarsi nel contesto di una malattia primitiva del rene, ovvero in associazione con patologie sistemiche o ereditarie, infettive o da farmaci; una varietà di dati clinici e di laboratorio potranno, pertanto, affiancarsi a quelli più specificamente caratterizzanti la sindrome renale per l’inquadramento diagnostico complessivo. (*)