Pseudonimo del poeta turco Ömer (Hasankale, Erzerum, 1572 - İstanbul 1635-36), tra i maggiori rappresentanti del genere della qasīda. Conquistò il favore del sultano Ahmed I (1590-1617) e fu apprezzato anche durante i regni di ῾Othmān II (1603-1622) e di Murad IV (1612-1640): ma la sua sferzante vena satirica offese il visir Bayram Pasha che lo fece strangolare e gettare in mare. Delle composizioni poetiche di N. restano una vasta raccolta in persiano, una in turco, oltre a Sihām-i Qazā ("Frecce del destino"), una raccolta di poesie satiriche e oscene, assai diverse dal genere della qasīda e del ghazel che avevano conferito a N. fama di grande poeta ottomano.