NECESSITAS
Come termine retorico dei Greci anankàion vien contrapposto al soave e all'urbano (hedỳ, astèion) quando si è costretti dalla natura del discorso, o dal momento, o da altro, ad adoperare mezzi d'espressione non legittimi. Peraltro il vocabolo si riferisce anche alle "indispensabili" virtù della dizione - purità, perspicuità, brevità; specialmente a quella della brevità, per cui lo schèma anankàion si suol contrapporre alla magniloquenza dello schèma theatrikòn (Dion. Hal., p. 888 R).
In architettura la n. costringe talvolta il costruttore a temperare le leggi della simmetria teorica e adattarle luogo per luogo e edificio per edificio. Ad esempio i sedili debbono essere eguali - per la funzionalità di sedili - tanto in un teatro grande che in un teatro piccolo; la quale "necessità" costringe l'architetto a dimenticare le regole prestabilite (Vitr., v, 6, 7).