Nome di due faraoni del tardo Impero. 1. Principe di Sais che, ridotto in vassallaggio dal re assiro Asarhaddon quando questi conquistò l'Egitto (671 a. C.), cominciò a tramare contro di lui alla sua partenza; fu perciò imprigionato dal successore Assurbanipal (666) e portato a Ninive, dove tuttavia riuscì a cattivarsi la grazia del sovrano e a farsi rinviare nei suoi dominî. 2. Secondo faraone della dinastia saita; regnò dal 609 al 594 a. C. Tentò di riprendere l'antica politica egiziana di espansione in Asia, intervenendo in Palestina e Siria e spingendosi in aiuto dell'impero assiro minacciato dai Medi e dai Babilonesi; fu però gravemente sconfitto da Nabucodonosor a Carchemish (605) e dovette ripiegare. Tentò allora di farsi costruire una flotta in Grecia per riprendere la guerra, ma la morte lo colse prima che il progetto potesse essere realizzato. Si deve a lui l'inizio di un'opera di canalizzazione, intesa a congiungere il Mar Rosso e il Nilo; e fu sotto il suo patrocinio che un gruppo di marinai fenici compì il primo periplo dell'Africa.