NEBBIO (A. T., 29 bis)
Regione della Corsica settentrionale, il cui territorio si stende attorno al Golfo di S. Fiorenzo e comprende le quattro Pievi di S. Fiorenzo, Oletta, Murato e S. Pietro di Tenda; esso è formato a E. dal bacino del torrente Aliso, chiuso all'ingiro dalle creste granitiche che lo separano dalle regioni di Giussani e del Niolo, e dalla zona cristallina pastorale del Deserto degli Agriati a ovest. Una decina di centri abitati posti all'altezza di 400-500 m. s. m. circonda al limite inferiore del castagneto la conca di S. Fiorenzo, che in basso è coltivata ma non abitata. Lo sbocco naturale della regione è S. Fiorenzo (circa 900 abitanti), sul golfo omonimo, località di grande valore strategico, sorta nel sec. XV in sostituzione del romano Nebio, distrutto dai Saraceni, che fu uno dei cinque vescovati della Corsica e di cui restano la cattedrale romanica e un palazzo fortificato. Oggi la borgata è abitata da pescatori ed è porto di cabotaggio, dove approdano spesso velieri italiani per l'esportazione di cedri, sughero, legnami e carbone di legna.
Storia. - Le discordie nella regione cominciarono circa il 1365 con Deodato da Casta e continuarono con i figli di lui, Luciano e Bernabò.
Nel 1453 il Nebbio si mise sotto l'Ufficio di San Giorgio; nel 1481 fu ostile a Tomasino Fregoso. L'avversione del Nebbio al governo genovese continuò durante l'invasione gallo-turca del 1553 e nella ribellione di Sampiero da Bastelica. Nella rivolta del 1729 la regione aderì ai nazionali e fu invasa da Camillo Doria. Durante l'impresa del re Teodoro tenne per Genova, ma fu conquistata da Ignazio Arrighi e da Antonio Oletto. Il 14 agosto 1736 la popolazione si sottomise a Genova ed ebbe duemila fucili e munizioni per la difesa contro Teodoro, che passò a fil di spada Genovesi e Nebbionesi. Nel 1739 si mise sotto la protezione del re di Sardegna. Nel dicembre 1756 il paese fu occupato dai Francesi, chiamati dai Genovesi. Scoppiata la rivolta antifrancese del 1763, il 5 settembre 1768 un grosso distaccamento francese fu mandato a occupare il Nebbio, ma Pasquale Paoli lo riconquistò. Dopo la sconfitta di Techime il paese divenne il centro della resistenza. La perdita di esso fu l'inizio del disastro per la causa dei nazionali.
Bibl.: v. corsica.