ne-ne
né-né loc. s.le m. e f. e agg.le inv. Chi o che non fa una cosa, né un’altra; con particolare riferimento a chi non studia e non lavora.
• È la dichiarazione di guerra dei «né-né», per dirla con l’[Michele] Emiliano che, a questo giornale, confidava il sogno di un listone con tutti dentro, da Fli a Sel alla società civile: «Dovremmo sforzarci di essere il vero traino dei né di destra né di sinistra», diceva, «né giovani né vecchi, né comunisti né berlusconiani, ragazzi e non ragazzi che non si sentono rappresentati da questi partiti». (Marianna Rizzini, Foglio, 9 marzo 2012, p. 1, Prima pagina) • I senatori del Movimento 5 stelle propongono l’introduzione del reddito di cittadinanza. […] Le coperture derivano dall’aumento delle tasse: dalla tassazione sui giochi alle addizionali; dall’introduzione di un’imposta sui grandi patrimoni all’ennesimo contributo di solidarietà progressivo sulle pensioni d’oro. Un bengodi per tutti: disoccupati; in cerca di occupazione; né-né, che non cercano lavoro e non studiano. Tanto paga Pantalone. (Renato Brunetta, Giornale, 5 aprile 2015, p. 10, Interni) • per calibrare gli interventi e non limitarsi a invocare misure miracolose è forse necessario capire da dentro il fenomeno Neet (in Italia «né né»), monitorare i loro comportamenti, le piccole mosse che maturano nel quotidiano, sapere come e dove passano la giornata. Il programma di Garanzia Giovani avrebbe dovuto servire anche a questo ma purtroppo non è stato così. (Dario Di Vico, Corriere della sera, 10 luglio 2016, p. 1, Prima pagina).
- Composto dalla ripetizione della cong. né, che ha la funzione di coordinare due elementi sottintesi.
- Già attestato nel Corriere della sera del 16 luglio 2009, p. 25, Cronache (Alessandra Mangiarotti).