nazarenata
(Nazarenata), s. f. (iron.) Mossa ritenuta sbagliata come il patto del Nazareno, che, per metonimia topografica, deve il nome alla sede del Partito Democratico, dove è stato siglato.
• Chi ora ride è Raffaele Fitto che da mesi metteva in guardia il Cavaliere: «Attento che [Matteo] Renzi ci frega». Dice: «Avevo ragione io. E sono convinto che anche chi la pensava diversamente possa oggi onestamente riconoscerlo. Ora basta “nazarenate”». Lui giura che tra i suoi ‒ una quarantina ‒ nessuno ha votato [Sergio] Mattarella: «Non abbiamo bisogno di fare operazioni sottobanco». (Francesco Cramer, Giornale, 1° febbraio 2015, p. 4, Il Fatto) • Da [Raffaele] Fitto, almeno fino a ieri sera, non era arrivata alcuna replica ufficiale, dopo che lo stesso aveva dichiarato subito dopo l’elezione di [Sergio] Mattarella, in diverse interviste (anche al «Giornale d’Italia») di essere stanco di «Nazarenate» e quindi mettendo in discussione il famoso patto tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. (Giornale d’Italia, 3 febbraio 2015, p. 2, Attualità).
- Derivato dalla loc. s.le m. (patto del) Nazareno con l’aggiunta del suffisso -ata1.