SARRAUTE, Nathalie
Romanziera, drammaturga e saggista, nata a Ivanovo (Russia) il 18 luglio 1900. Arrivata in Francia nel 1910, studia a Parigi, poi a Oxford, ed esercita la professione di avvocato fino al 1939. Sulla via di quei romanzieri inglesi maestri nell'arte della suggestione, dà vita a quello che è stato definito il nouveau roman. Nelle loro opere crede di trovare quella sous-conversation che si oppone al dialogo del romanzo tradizionale. Questi movimenti segreti e profondi dell'essere umano danno il nome al suo primo romanzo, Tropismes, 1938 (trad. it., Milano 1969). Il mondo esterno, tuttavia, non è assente: sono gli altri che provocano i movimenti interiori, dando al romanzo il colore di satira sociale (Portrait d'un inconnu, 1949, trad. it., Milano 1959; Martereau, 1953, trad. it., Torino 1966; Le Planétarium, 1959, trad. it., Milano 1964). L'analisi psicologica dei personaggi non esiste, servendosi la S. di nuove tecniche: la ripetizione, la metafora, lo studio delle voci, la ripresa di una scena "oggettiva", riproiettata dal mondo interiore di personaggi differenti. Fruits d'or (1963, Grand prix international de littérature, trad. it., Milano 1964) segna un'ulteriore evoluzione nella tecnica del narrare; seguono Entre la vie et la mort (1968), Vous les entendez? (1972), "Disent les imbéciles" (1976). L'abolizione della "storia" sarà codificata in un libro, L'Ère du soupçon (1956), raccolta di saggi apparsi su riviste tra il 1947 e il 1955. Al teatro ha dato brevi pièces senza personaggi (Le silence, 1963; Le mensonge, 1965).
Bibl.: J. Bloch-Michel, Le présent de l'indicatif, essai sur le nouveau roman, Parigi 1963; M. Cranaki, Y. Belaval, N. Sarraute, ivi 1965; R. Micha, N. Sarraute, ivi 1966; M. Tison-Braun, N. Sarraute ou la recherche de l'authenticité, ivi 1971; J.-P. Sartre, préface à Portrait d'un inconnu, in Situations IV, ivi 1973.