CONTI, Natale
Umanista nato nel 1520 a Milano, morto nel 1582. Fu maestro del celebre predicatore frate Francesco Panigarola, figlio del noto giureconsulto Gabrio Panigarola, cui il C. dedicò i suoi quattro libri elegiaci, De anno ossia dei Fasti (1550). Dotto di greco e di latino, compose i dieci libri delle Mythologiae sive explicationes fabularum, ricchi di erudizione varia, ma troppo spesso divaganti nella ricerca di varie allegorie (1561-64) e più volte ristampati; e scrisse in greco, e volse in latino il poemetto De horis, che fu pubblicato a Venezia nel 1550 insieme coi citati libri De anno, con la Myrmicomyomachia derivata in latino dalla maccheronica Moschaea del Folengo, e con otto libri di elegie, tra amorose e d'altro argomento. Scrisse anche un poema De venatione in quattro libri di esametri, dedicato al cardinale Giulio della Rovere (Venezia 1550). Scarso pregio sì di forma come di sostanza hanno i dieci libri Universae historiae sui temporis, che il C. ristampò accresciuti sino a trenta, nel 1581, conducendo il racconto sino al 1572.
Bibl.: Tiraboschi, Storia d. lett. ital., Milano 1826, VII, pp. 1239-42.