Naspi
s. m. o f. inv. Acronimo di Nuova assicurazione sociale per l’impiego.
• sulla questione della disoccupazione la Cgil punta ad una «rivisitazione» dell’Aspi ‒ che sta assorbendo già la Mobilità ‒ con il superamento della dicotomia con il cosiddetto mini-Aspi (l’ammortizzatore per i lavoratori stagionali e i pochissimi precari ora coperti). […] «Se le anticipazioni di stampa sono corrette ‒ precisa il segretario confederale della Cgil Serena Sorrentino ‒ il punto di contatto con la proposta del governo è l’estensione dell’indennità di disoccupazione, mentre noi chiediamo però di lasciare la cassa integrazione come strumento in caso di difficoltà dell’impresa. Il cosiddetto Naspi è costruito allungando l’attuale il periodo di copertura dell’Aspi, ma diminuendo l’assegno per estenderlo a chi non ce l’ha. Questo schema non funziona: perché la Cig in deroga non tutela solo aziende decotte, ma anche realtà che si devono rilanciare. Se vogliamo avere un sistema che risponda alla crisi attuale, bisogna invece estendere la Cig», spiega. (Massimo Franchi, Unità, 4 marzo 2014, p. 12, Economia) • L’altra novità è la Naspi, che scatta da maggio e che, rispetto alla Aspi durerà più a lungo. Il sussidio sarà pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni, in pratica potrà arrivare al massimo a 24 mesi. (Corrado Chiominto, Sicilia, 20 febbraio 2015, p. 2, La Politica) • «I lavoratori in esubero potranno godere di 4 anni tra Cassa e Naspi all’80% dello stipendio, grazie all’integrazione del fondo volo, non c’è stata l’esternalizzazione della manutenzione» (Carlo Calenda intervistato da Umberto Mancini, Messaggero, 19 aprile 2017, p. 7, Primo Piano).
> Aspi, mini-Aspi.