NASCITA
(XXIV, p. 280).
Statistica della natalità (p. 283).
Dei cinque paesi considerati nel primo prospetto dell'articolo, soltanto la Germania presenta negli anni 1934, 1935 e 1936 un deciso aumento nel numero assoluto delle nascite rispetto all'andamento verificatosi negli anni 1925, 1930 e 1931; e difatti in quei tre anni i nati vivi in Italia furono: 992.966; 996.708; 962.676; in Francia: 677.878; 640.527; 630.059; in Germania: 1.198.350; 1.263.976; 1.277.052; in Inghilterra e Galles: 597.642; 598.756; 605.292; negli Stati Uniti (per tutto il territorio continentale): 2.167.636; 2.155.105; 2.136.059.
Il secondo prospetto dell'articolo può essere integrato da quello qui riportato, che sostituisce alle cifre provvisorie del 1932 e 1933 le definitive e fornisce dati ulteriori fino al 1937.
Il terzo prospetto dell'articolo, che permetteva di comparare l'intensità del fenomeno delle nascite in diversi paesi, può essere integrato, per gli anni 1934, 1935 [1936] coi seguenti coefficienti di natalità (nati vivi ‰ abitanti): Egitto: 40,4; 39,4; Romania: 32,4; 30,7 [31,5]; Giappone: 30,0; 31,6; Spagna: 26,3; 25,7; Italia: 23,4; 23,3 [22,4]; Confederazione australiana: 16,4; 16,6 [17,1]; Stati Uniti (per tutto il territorio continentale): 17,1; 16,9 [16,6]; Germania: 18,0; 18,9 [19,0]; Francia: 16,2; 15,2 [15,0]; Inghilterra e Galles: 14,8; 14,7 [14,8]; Svezia: 13,7; 13,8 [14,2]. Non si conoscono i dati relativi all'Ucraina. Risulta anche da questi dati e dai precedenti il continuo aggravarsi del fenomeno della denatalità.
Può essere interessante esaminare, per due paesi, Italia e Francia, nei quali il fenomeno delle nascite presenta intensità molto diverse, i seguenti
Il fenomeno dell'illegittimità delle nascite presenta, quasi ovunque, un andamento decrescente; per i paesi considerati nel settimo prospetto dell'articolo si ebbero difatti negli anni 1933, 1934, 1935 i seguenti numeri di illegittimi per 100 nati vivi: Francia: 7,5; 7,2; 7,0; Germania: 10,5; 8,4; 7,6; Inghilterra e Galles: 4,4; 4,3; 4,2; Svezia; 15,5 ; 14,5; 13,9; Paesi Bassi: 1,7; 1,6; 1,5. Non si conoscono i dati relativi agli Stati Uniti e all'Austria. Per l'Italia si veda il primo prospetto dato sopra.
Bibl.: Un'indagine sulla fecondità della donna italiana venne predisposta in occasione del VII censimento generale della popolazione (1931), e alcuni degli aspetti più salienti del fenomeno vennero esaminati da L. Galvani in una serie di articoli pubblicati sul Notiziario demografico dell'Ist. centr. di statistica dall'aprile all'ottobre 1935. Più ampî ragguagli sull'argomento si trovano in Indagine sulla fecondità della donna, che costituisce il vol. VI della Relazione generale sul VII censimento generale della popolazione, edita dall'Ist. centr. di statistica.
Si vedano inoltre: G. Mortara, Tavola di fecondità dei matrimoni per l'Italia (1930), in Giornale degli econ., 1934; L. Lenti, La fecondità legittima della donna italiana secondo l'età e l'ordine di generazione, ibid., 1935; M. De Vergottini, Sulla fecondità della donna italiana, in Annali di statistica, s. 7ª, I, Roma 1937; oltre le varie pubblicazioni periodiche dell'Ist. centr. di statistica.