narrare
Più che da sostanziali differenze di significato; questo verbo, adoperato soprattutto nel Convivio e nella prosa della Vita .Nuova, è caratterizzato dalla varietà dei costrutti. Come transitivo, solo in alcuni casi n. si registra in D. con uso simile a quello dell'italiano odierno (Cv II XIV 5 la favola di Fetonte, la quale narra Ovidio; Pd XIII 33 mirabil vita / del poverel di Dio narrata fumi); negli altri luoghi il verbo non significa, come oggi, " raccontare un fatto, un avvenimento ", ma " esporre " (per lo più per iscritto), " dire ", " spiegare ".
Si vedano infatti i passi seguenti: non credendo potere ciò [cioè come me parea essere disposto a la... operazione della donna, e come operava in me la sua vertude] narrare in brevitade di sonetto (Vn XXVII 2); li miei pensieri... ‛ sonan sì dolci ', che la mia anima... arde di potere ciò con la lingua narrare (Cv III III 14, seconda occorrenza); le sue [di Aristotele] ragioni... non è mia intenzione qui narrare (V 7; anche II VII 2 [due volte] e 9); conviensi procedere a ragionare le parole che narrano la mia insufficienza (III IV 1, che riprende II 1 si narra la mia insufficienza; III 14, prima occorrenza; al passivo, in IV VII 5). Con riferimento al contenr to di poesie e prose della Vita Nuova (casi analoghi ad alcuni passi, già citati, del Convivio), spesso al passivo: ne la seconda [parte del sonetto] narro là ove Amore m'avea posto, o la cagione del pianto di Amore, o la diversitade di tutti li miei pensieri... d'Amore (Vn VII 7, VIII 7 e XIII 10; anche XXII 17); Questo sonetto si divide in quattro parti, secondo che quattro cose sono in esso narrate (XVI 11); Questo sonetto è... piano ad intendere, per quello che narrato è dinanzi (XXVI 8; e così XXXV 4). E anche, con il valore del semplice " dire ", o con costrutto assoluto (Vn XXII 12 Qui appresso è l'altro sonetto, si come dinanzi avemo narrato), o al passivo: Cv II I 2 sì come nel primo capitolo [cfr. I I 18] è narrato...; II XIII 7, III VII 12, IV XXII 10; come più volte s'è narrato, II XIV 11. Seguito da proposizione, in Cv III VII 14 intendo narrare come la bontà e la vertù de la sua anima è a li altri buona e utile (e così al § 15); Pd XIII 47 narrai che non ebbe 'l secondo / lo ben che...
Nella particolare accezione di " rivelare ", trattandosi di eventi futuri, in tre luoghi della Commedia: If XV 88 Ciò che narrate di mio corso scrivo; Pg XXXIII 40. io veggio certamente, e però il narro / ... tempo... / nel quale un cinquecento diece e cinque / ... anciderà la fuia (è la narrazion buia del v. 46); Pd IX 2 Carlo... mi narrò li 'nganni / che ricever dovea la sua semenza.
Si trova anche costruito con ‛ di ', per " dire, parlare di ": Vn XXXII 4 narro de la mia misera condizione; XLI 1 uno sonetto, lo quale narra del mio stato; XXVI 9 lo quale [sonetto] narra di lei come la sua vertude adoperava ne l'altre [donne], dove però il verbo sembra legato alla proposizione introdotta da come, piuttosto che a di lei; XIX 18 ne la prima [parte] dico di lei... narrando alquanto de le sue vertudi effettive... ne la seconda dico di lei... narrando alquanto de le sue bellezze (al generico ‛ dire ' è accostato qui il ‛ n. alquanto di ', forse nel senso di " fermandomi un po' su "; lo stesso accostamento in If XXVIII 3, dove n., con costrutto assoluto, è più esattamente " descrivere ": Chi poria mai... / dicer del sangue e de le piaghe a pieno / ... per narrar più volte?, cioè pur ripetendo la descrizione per renderla più efficace). Cfr. ancora If VIII 64 Quivi il lasciammo, che più non ne narro, e - caso unico, in questo senso, come transitivo - Rime XL 8 il don che pria narrate, " di cui avete parlato prima " (è la risposta a Dante da Maiano, con preciso riferimento a " mi fé d'una ghirlanda donagione ", Rime XXXII 5).
Valore del tutto diverso ha il narrano di Cv II V 12 (seconda occorrenza), che traduce l'" enarrant " dei salmi (18, 2) e significa " testimoniano ": Li cieli narrano la gloria di Dio. Ugual valore sembra da attribuire all'occorrenza di n. che di poco precede, nello stesso paragrafo: Li numeri, li ordini, le gerarchie narrano li cieli mobili.