BRENTAZZOLI, Napoleone
Nacque a Bologna l'11 dic. 1805 da Giuseppe e da Candida Gama. Conseguita a venti anni la laurea in giurisprudenza presso l'ateneo bolognese, si dedicò alla professione forense. Prese parte ai moti del 1831, e dal governo provvisorio delle Provincie unite italiane ebbe la nomina, l'8 marzo 1831, a segretario della Commissione di polizia provinciale. Caduto, il 21 marzo, con l'ingresso delle truppe austriache, il governo provvisorio, il B. emigrò in Francia, dove ebbe contatti con Mazzini.
Il 15 luglio le truppe austriache si ritirarono da Bologna dove, nonostante la restaurazione del governo, continuò uno stato di agitazione per le riforme. Il B., che era ritornato in patria, il 13agosto ottenne la carica di cancelliere dell'ufficio di polizia, che conservò fino al febbraio del 1832, quando - entrate il 28 gennaio in Bologna le truppe pontificie al comando dello Zamboni, e riaffermati gli stretti principî della Restaurazione da parte del commissario straordinario per le quattro legazioni, card. Giuseppe Albani - venne esonerato dall'impiego e riprese l'esercizio della avvocatura.
Da questo periodo fino all'elezione di Pio IX non sono molte le notizie sull'attività politica del B., che compare dapprima quale diffusore in Bologna dei primi opuscoli della Giovine Italia (1832), poi, tra il 1840 ed il 1843, figura fra i componenti un comitato segreto cospirativo formato di ex carbonari, mazziniani, ex mazziniani e aderenti a varie società segrete (I Veri Italiani, La Legione italica, ecc.).
Nel periodo riformista di Pio IX, col rinnovamento dei quadri dell'ufficio di polizia in Bologna, il B. ne fu nominato assessore (luglio 1847); successivamente fu giudice del tribunale in Ferrara e poi giusdicente criminale a Bologna. Nel marzo del 1849 fu eletto consigliere comunale di Bologna. Come tale, quando il Consiglio municipale dovette sciogliersi per lasciare il posto ad una commissione provvisoria nominata dal governo pontificio, il B. il 27 luglio 1849, insieme con 18 colleghi, votò il famoso ordine del giorno che auspicava il mantenimento degli ordinamenti costituzionali anche col ristabilimento del potere temporale del papa. Per questa presa di posizione, insieme con gli altri firmatari, fu multato per una somma complessiva di duemila scudi, da pagarsi entro quarantott'ore. Più tardi gli fu inflitta la censura, per cui fu destituito (1851) dall'ufficio di magistrato che occupava già da tre anni, ed egli ritornò così nuovamente ad esercitare la professione forense.
È attribuita al B. la sottrazione dall'archivio di polizia di Bologna (avvenuta presumibilmente prima della sua destituzione nel 1851) e la conservazione nel proprio archivio personale di un importantissimo documento poliziesco, cioè i "Cenni biografici politici di cittadini bolognesi estratti dall'Archivio segreto della Direzione di Polizia di Bologna", pubblicato poi da A. Sorbelli, nel 1935, tra le "Fonti" dell'Istituto per la storia del Risorgimento col titolo di Libro dei compromessi politici nella rivoluzione del 1831-32.
Nel 1859, dopo la partenza degli Austriaci da Bologna, sotto il governatorato di Leonetto Cipriani, fu compreso fra i rappresentanti del popolo all'Assemblea delle Romagne, eletti con pubblico suffragio il 28 agosto, e rappresentò il collegio di Sant'Agostino in provincia di Ferrara; nelle votazioni dei giorni 2, 3 e 11 ottobre dello stesso anno, fu nuovamente eletto membro del Consiglio municipale di Bologna (con 1.056 voti), e confermato in tale carica con le elezioni comunali del 10 febbr. 1860 ottenendo voti 1.724.
Il B. fu pure nominato vicepresidente della Corte di cassazione, presidente di sezione e poi primo presidente onorario della Corte d'appello. Morì nella città di Bologna il 2 maggio 1873.
Fonti e Bibl.: Commissione Elettorale di Bologna, Rapporto al Preside della Provincia sulle operazioni relative alla nomina dei Rappresentanti del Popolo all'Assemblea Nazionale dello Stato Romano, Bologna 1849, p. 15; G. Finali, L'Assemblea dei rappresentanti del popolo delle Romagne, Bologna 1859, p. XVI; Raccolta degli Atti Governativi Pubblicati nelle Provincie delle Romagne e dell'Emilia dal 12 giugno 1859 al 18 marzo 1860, Bologna 1860, pp. 182, 193, 216; M. Minghetti, Miei ricordi, II, La guerra e gli episodi politici degli anni 1848-49, Roma-Torino-Napoli 1889, pp. 337-338, 478; Ediz. naz. degli scritti di G. Mazzini,Epistolario, I, pp. 18-19, 46-47; E. Loevinson, La deliberazione del Consiglio comunale di Bologna del 27 luglio 1849, in IlComune di Bologna, XIX (1932), 7, pp. 68-69; G. Natali, Bologna al tempo della guardia civica (1831-1832). Notizie e documenti inediti,ibid., 3, p. 79; Id., Il Congresso generale delle Legazioni di Bologna,Forlì e Ravenna nel gennaio 1832. Notizie e documenti inediti, in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, s. 4, XXII (1932), 4-6, p. 323; F. Cantoni, Saggiodel Catalogo dei documenti a stampa riferentisi all'Assemblea costituente bolognese del 1859redatto da Vittorio Fiorini, in L'Archiginnasio, XXVII (1932), 5-6, p. 295; A. M. Ghisalberti, Giuseppe Galletti e le cospirazioni del 1843-1844, in Rassegna storica del Risorgimento, XX (1933), 3, pp. 464, 465, 473; G. Natali, Il cardinale Giuseppe Albani a Bologna commissario straordinario per le Quattro legazioni... Notizie e documenti inediti, in Atti e memorie della R. Deputazione di storia patria Per le provincie di Romagna, s. 4, XXIII (1933), 4-6, p. 297; Il libro dei compromessi politici nella rivoluzione del1831-1832, a cura di A. Sorbelli, Roma 1935, pp. IX, X, XIII, XIV, XV, XVII, 13, 189; La rivoluzione del 1831 nella Cronaca di Francesco Rangone, a cura di G. Natali, Roma 1935, p. 77; L. Pásztor-P. Pirri, L'Archivio dei governi provvisori di Bologna e delle Provincie Unite del 1831, Città del Vaticano 1956, p. 338; F. Martinelli, Memorie postume di un matto savio, con premessa e a cura di G. Maioli, in Bollettino del Museo del Risorgimento (Bologna), I (1956), pp. 15, 30-33, 57; II (1957), p. 20; A. Berselli, Movimenti politici a Bologna dal 1815 al 1859, in Convegno di studi sul Risorgimento a Bologna e nell'Emilia. Relazioni,ibid., V (1960), pp. 219, 221; E. Bottrigari, Cronaca di Bologna, a cura di A. Berselli, Bologna 1960-1962, I, p. 197; II, pp., 75, 224, 502, 504, 521; IV, p. 231; P. Zama, L. C. Farini nel Risorgimento italiano. Faenza 1962, p. 120.