nanoantenna
s. f. Antenna di dimensioni microscopiche.
• «Pensiamo alla puntina di un vecchio grammofono ‒ semplifica [Marco] Lazzarino ‒ mentre legge i solchi e li trasforma in musica. Così, nel nostro microscopio c’è una punta di dimensioni nanometriche, una nanoantenna, che legge il campione». (Cristina Serra, Piccolo, 9 dicembre 2009, p. 27) • Ci sono poi le nanoantenne che in futuro saranno capaci di trasmettere dati wireless ad altissima velocità con la luce (studio del Karlsruhe Institute of Technology): si comportano come delle antenne radio ma su una scala dieci milioni di volte inferiore e di conseguenza operano su frequenze dieci milioni di volte maggiori. (Catia Barone, Repubblica, 21 novembre 2011, Affari & Finanza, p. 27) • Chissà come si dice in dialetto genovese «plastica al 100% da scarti vegetali». O «nanoantenne con applicazioni diagnostiche». O «microturbine capaci di produrre tanta elettricità». I grandi ricercatori scriveranno pure in inglese, ma resta il fatto che l’Istituto italiano di tecnologia ‒ il centro dove si lavora su nanoantenne, microturbine, etc ‒ si trova alle spalle di Genova, nella val Polcevera dei contadini, dell’industria e dell’hi tech. (Giovanni Stringa, Corriere della sera, 24 luglio 2014, p. 1, Prima pagina).
- Composto dal confisso nano- aggiunto al s. f. antenna.