NANNI di Baccio Bigio
Nome col quale è noto lo scultore e architetto fiorentino Giovanni di Bartolomeo Lippi, morto a Roma nel 1568 (?). In giovinezza attese soprattutto alla scultura, sotto la guida di Raffaele da Montelupo, dimostrandosi buon michelangiolesco. Intorno al 1540 si stabiliva a Roma, seguendo il Lorenzetto: vi eseguiva (1540-41) la mediocre statua di Clemente VII del Sepolcro della chiesa della Minerva, e negli anni seguenti le due buone copie della Pietà di Michelangelo di S. Pietro, per Santa Maria dell'Anima e per S. Spirito di Firenze. In un secondo tempo N. si rivolse all'architettura, soprattutto per l'appoggio di Antonio Sangallo il Giovane, sotto la cui direzione attese ad alcuni lavori in S. Pietro nel 1547. Dal 1551 al 1553 diresse il rifacimento del Ponte di S. Maria (oggi Ponte Rotto) sul Tevere, che rovinò nel 1557; nel 1559 era ingegnere militare nelle fortificazioni di Fano; nel 1561 lavorava a quelle di Castel Sant'Angelo, alla strada di Civitavecchia, ecc. La notorietà di N. è però dovuta in gran parte agli aspri conflitti ch'egli ebbe con Michelangelo, desiderando prendere il posto di lui nei lavori di S. Pietro: vi riuscì nel 1563, ma ne diede tale prova che ne fu cacciato. Come architetto N. eseguì alcune mediocri costruzioni in Roma, associando a semplici forme fiorentine tipici motivi romano-sangalleschi: palazzo Salviati alla Lungara, ampliamento del palazzo Sacchetti in Via Giulia (costruito dal Sangallo), una povera facciata della Porta del Popolo, e alcune parti del Palazzo Mattei (tranne la facciata). Architetto fu anche il figlio di lui Annibale, che diede il disegno della Villa Medici sul Pincio.
Bibl.: Thieme-Becker, Künstler-Lexikon, XXV, Lipsia 1931 (con la bibliografia precedente).