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NAMAQUA

di Giuseppe Stefanini - Enciclopedia Italiana (1934)
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NAMAQUA (o Namaqualand o Namaland; A. T., 118-119 e 120)

Giuseppe Stefanini

Vasta regione dell'Africa meridionale, posta a cavallo della bassa valle del fiume Orange, parte sulla destra, in territorio dell'Africa del sud-ovest (Great Namaqualand), parte sulla sinistra, nella Colonia del Capo (Little Namaqualand), tra il 22° 43′ e il 31° lat. S. E un altipiano largo da 130 a 200 km., digradante da oltre 2000 m. a nord (Great Karas Mountains, Monti dei Khomas) a circa 1500 (Kamiesbergen) e giù fino a 400-500 m. nel Namaqualand meridionale, e scendente a O. fino alla costa. Il clima è caldo e arido, con meno di 250 mm. di precipitazioni annue e temperature medie comprese fra 18° e 22° (estate 18°-31°; inverno 13°-18°). Port Nolloth ha 64 mm. di pioggia e 15° di temperatura, ma l'umidità è notevole per effetto di frequenti nebbie. Nella regione costiera e in generale nelle parti basse il paese è quasi desertico (i ab. ogni 3 kmq.) e privo di vegetazione; il Great Namaqualand, posto ad altitudini maggiori, ha clima meno arido ed è più popolato. Complessivamente il Namaqualand conta da 20.000 a 30.000 ab. di razza ottentotta relativamente pura. Esiste una prefettura apostolica che porta il nome del Great Namaqualand.

Il Namaqualand è costituito da rocce antichissime, arcaiche (graniti, gneiss, calcescisti, itabiriti), intensamente ripiegate fino da un tempo antichissimo in catene montuose (Namaidi) successivamente spianate e ricoperte da un tavolato di rocce metamorfiche di poco più recenti, tra le quali quelle del "sistema di Nama" (Algonkiano superiore) che traggono il nome dalla regione stessa.

Queste f0rmazioni sono minerariamente ricchissime. La presenza del rame nel Namaqualand è nota sino dai primi tempi della colonizzazione olandese e precisamente dal 1685, ma solo nell'ultimo ventennio del sec. xix si formarono le grandi compagnie minerarie capaci di sfruttare con successo i giacimenti, che furono tra i più importanti del mondo. Le miniere vennero chiuse nel 1919 in seguito alla crisi del rame, ma nuovi tentativi di sfruttamento sono stati fatti ultimamente. Una linea ferroviaria, in servizio specialmente delle miniere, collega O'okiep con Port Nolloth. Nei pressi di Port Nolloth e attorno alla Alexander Bay furono scoperti nel 1926 e 1927 ricchissimi campi diamantiferi: anche vicino a Lüderitz giacimenti diamantiferi sono noti fino dal 1907-08.

Vedi anche
Herero (pl. OvaHerero) Popolazione bantu della Namibia settentrionale. Gli Herero costituiscono il ramo occidentale dei Bantu meridionali; l’economia è basata quasi esclusivamente sull’allevamento bovino. Presentano uno dei rari casi di discendenza doppia, in cui i vincoli sociali derivanti dall’appartenenza ... Khoi-San (o Khoin e Khoisanidi) Nome nazionale che si danno gli Ottentotti, penetrato nell’uso etnologico e più in quello linguistico per indicare comprensivamente le popolazioni parlanti lingue della famiglia boscimano-ottentotta. Ottentotti Nome dato dagli Olandesi a una popolazione indigena dell’Africa australe, che all’epoca dei primi stanziamenti olandesi (17° sec.) occupava in masse cospicue la regione del Capo di Buona Speranza. Forzate migrazioni, persecuzioni da parte degli Europei, lotte intestine e carestie ne hanno grandemente ... Orange Regione storica del Sudafrica, estesa quasi interamente tra il fiume Vaal a O e a N e il fiume Orange a S. Abitata da tribù seminomadi di Bantu, la regione conobbe dopo il 1836 un massiccio insediamento di coloni Boeri, fuggiti dalla Colonia del Capo per sottrarsi alle vessazioni dell’amministrazione ...
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