NAǴRĀN
. Antica regione e città omonima dell'Arabia meridionale (Yemen settentrionale), celebre in epoca preislamica e nei primi tempi dell'Islām come sede di una fiorente comunità cristiana, data al commercio e allo sfruttamento agricolo della fertile regione circostante. È noto l'episodio dei martiri cristiani di Naǵrān, vittime di una persecuzione fomentata da Ebrei nel secolo VI d. C. (v. dhu nuwās; omeriti, martiri), di cui un'eco è nel passo coranico, LXXXV, 4 segg. I Naǵrāniti, che formavano una specie di libera repubblica commerciale, strinsero con Maometto un patto di alleanza e protezione, mediante il quale si obbligavano al pagamento annuo di 2000 ricche vesti. Espulsi nella loro grande maggioranza cristiana dal califfo ‛Omar, allorché questi volle escludere i non musulmani dall'Arabia, si rifugiarono nel ‛Irāq, dove si mantennero per qualche tempo come comunità distinta, nonostante una dura persecuzione fiscale, sotto i primi califfi "ortodossi" e gli Omayyadi. La città araba di Naǵrān, abbandonata dall'elemento migliore e più attivo della sua popolazione, decadde rapidamente; ma ce ne è attestata l'esistenza per il sec. III dell'ègira e oltre ancora. Le rovine della città antica sono state riconosciute dal Halévy nell'attuale località di Madīnat al-Khudūd.
La regione del Naǵrān, politicamente facente parte dello Yemen, e a questo contesa dal Neǵd (Regno arabo sa‛ūdiano), è stata occupata nella primavera 1934 dalle truppe sa‛ūdiane.