NĀDIR SHĀH, re dell'Afghānistān
Nato il 10 aprile 1880 a Dehra Dun in India, di famiglia imparentata con la casa reale afghāna, percorse nell'Afghānistān una brillante carriera militare culminata con la vittoria del 1919 sulle forze inglesi, e con la carica, da lui rivestita sino al 1923, di ministro della Guerra. Dal 1923 al 1929 fu in Europa, ministro a Parigi e poi da privato a Nizza. In quest'anno, scoppiata la rivolta contro Amānullāh, accorse in India e di lì penetrò nell'Afghānistān, dapprima sotto colore di restaurare Amānullāh, ma poi, vinto che ebbe e ucciso l'usurpatore Ḥabībullāh (Bāce-i saqqā'), per cingere egli stesso la corona. I suoi quattro anni di regno furono ispirati a una politica di prudente modernizzazione (v. Appendice: afghānistān); sono da ricordare i varî accordi internazionali e la costituzione, rifacimento di quella di Amānullāh del 1923-24, proclamata il 31 ottobre 1931. Ma per le non sopite discordie, e per alcuni suoi atti di rigore contro antichi rivali (‛Alā Ghulām Nabī e la sua famiglia), l'8 novembre 1933 cadde assassinato. Gli successe il figlio Moḥammed Ẓāhir.