Scrittrice russa (Kiev 1783 - Elabuga, Kazan´, 1866). Cresciuta tra gli ussari di cui il padre era comandante, male adattandosi alla vita casalinga lasciò il marito e un figlio e si arruolò con nome maschile nel corpo degli ulani, partecipando valorosamente a numerose campagne. Cominciò a pubblicare le sue singolari memorie nella rivista Sovremennik, nel 1836, con una presentazione di Puškin. I romanzi della D., che s'inseriscono nel filone romantico della narrativa a intreccio (Klad "Il tesoro nascosto", 1840; Ugol "L'angolo", 1840; Jarčuk, sobaka-duchovidec "J. cane visionario", 1840), ebbero un brillante ma poco duraturo successo. La sua figura ha dato spunto a numerosi romanzi.