TEFFI, Nadežda Aleksandrovna
Pseudonimo della scrittrice umoristica russa N. A. Bučinskaja (nata Lochvickaja), nata a Pietroburgo nel 1876 e morta a Parigi nel 1952. Prima e dopo la rivoluzione, in Russia e a Parigi, eccelse nello scrivere brevi racconti e schizzi umoristici, pubblicati quasi esclusivamente in quotidiani, che hanno fatto di lei negli anni 1920-40 lo scrittore preferito degli emigrati russi.
In questi racconti, il cui alto livello artistico è degno della tradizione satirica di un Saltykov-Ščedrin e umoristico-umanitaria di un Čechov, T. descrive con amara ironia e critica spietata la vita quotidiana degli emigrati russi a Parigi, narra le piccole tragedie di tanti piccoli uomini, ne coglie il lato comico e c'induce a ridere, pur restando lei stessa aliena dal riso. I racconti migliori sono raccolti nei volumi: Tichaja zavod′ ("La piccola insenatura tranquilla", Parigi 1921), Čërnyj iris ("L'iris nero", Stoccolma 1921), Večernij den′ ("Il giorno serotino", Praga 1924), Gorodok ("La cittadina", Parigi 1927), Ved′ma ("La strega", ivi 1936, ricco di elementi fantastici), O nežnosti ("Sulla tenerezza", ivi 1938), Zig-zag (ivi 1939). Un posto a sé nella produzione letteraria della T. meritano i suoi "Ricordi" (Vospominanija, Parigi 1932), in cui ella narra la sua fuga dalla Russia, e Avantjurnyj roman ("Un romanzo d'avventure", Parigi 1932). Ha anche scritto originali poesie raccolte nei volumi Sem′ ognej ("Sette fuochi", 1910) e Passiflora (1923).
Bibl.: I. Amfiteatrov, introd. alla traduzione italiana di Un romanzo d'avventure, Milano 1932; G. Adamovič, Teffi, in Odinočestvo i svoboda, New York 1955.