MYSORE (pron. Maisur "città dei bufali"; A. T., 93-94)
Città dell'India, capoluogo d'un distretto e residenza del maharaja, nella parte meridionale del Mysore, situata al centro d'un altipiano ondulato, 700 m. s. m., chiuso a SE., a 3 km. di distanza dal dosso porfirico del M. Chamundi, lungo 4 km. Questo dosso viene venerato come personificazione di Kali, dea della morte, alla quale è dedicato un tempio, molto visitato da pellegrini, poco sotto la cima, dove è anche un villaggio. Mysore è una città tipicamente indiana con scarse influenze europee; ha strade anguste, di solito sempre piene d'una folla multicolore, le quali mettono capo al Forte, una massiccia costruzione rettangolare (600 m. per 400), difesa da mura e fossato, nella quale è il palazzo del maharaja, rifatto dopo l'incendio del 1897 nello stile dell'epoca del Gran Mogol, ricchissimo di sculture. A N. del Forte vi è un grande giardino, a SE. sono stati creati tre grandi laghi artificialì (Dod Kere, Karanji Kere e Goblik Kere), a O. vi è invece un mercato assai caratteristico, mentre a NO. si trova la stazione ferroviaria, dove il tronco di linea che viene da Bangalore (120 km. NE.), si unisce con un tronco che viene da NO. Sono poi noti per la bellezza delle fiere (specie tigri) il giardino zoologico e le riserve di elefanti, buoi, cammelli del maharaja. Nel 1916 è stata fondata un'università che conta ora più di 3000 studenti. Gli abitanti sono (1931) 107.142 (71.306 nel 1911 e 60.292 nel 1881), in grande maggioranza induisti (84.800, contro 17.800 musulmani e 3950 cristiani). Il distretto di Mysore, uno degli 8 dello stato, ha una superficie di 12.225 kmq. e 1.404.000 ab.
Stato di Mysore. - È lo stato indigeno dell'India più popoloso dopo Hyderabad e con 76.337 kmq. il quarto per superficie (dopo Haiderabad, Kashmir). Ha grossolanamente la figura d'un triangolo, con il vertice rivolto in basso, nella direzione dell'altipiano di Nilgiri, e si estende da N. a S. per 370 km. e da E. verso O. per 470 km., nella parte meridionale del Deccan. Confina da tutte le parti con la provincia di Madras, salvo a NO. (Bombay) e a SO. (Coorg); è quindi completamente continentale.
Il Mysore consta d'un ampio altipiano ondulato, alto in media 700 m., formato da terreni arcaici (gneiss, scisti metamorfosati) spesso coronati da cupole granitiche (dette drug) e talora coperti da laterite, con valli larghe (tributarie a N. del bacino del Kistna, a S. del Cauvery, spartiacque a 1100 m.), che mandano le acque al Golfo del Bengala. Si sogliono distinguere due regioni: a oriente il Malnad e a occidente il Maidan. Il primo, che comprende il 17% dell'area e il 12% della popolazione, è un territorio montuoso, pittoresco, poco popolato, coperto da foreste, che sale a congiungersi ai Ghati Occidentali (metri 2077 a N., del 13°; M. Mulainagiri). Fortemente intaccato dai corsi d'acqua, si presta alla coltura del caffè, del pepe, del cardamomo e possiede legni pregiati (tek, sandalo). Il Maidan è invece un paesaggio aperto, non molto fertile, coperto da un suolo rossastro, spesso irrigato. Il clima è nel complesso abbastanza favorevole perché le precipitazioni, oltre al massimo assoluto che si verifica in ottobre, presentano un massimo secondario in maggio; i minimi si verificano poi da dicembre a marzo. ln media si aggirano sui 650-850 mm., con valori assai superiori lungo le creste dei Ghati. Mysore ha una temperatura media di 23°,7, con un massimo di 27°,2 in aprile e un minimo di 21° in dicembre. L'agricoltura è l'attività principale della popolazione e impiega il 68% degli abitanti. Nelle parti basse, che sono spesso irrigate per mezzo dì serbatoi (30 mila laghetti artificiali detti keri) o con canali artificiali (derivati dal Cauvery, 1900 km.), prevale la canna da zucchero, il riso e soprattutto il ragi (Eleusine coracana) specie di miglio, con cui si fa una polenta; vi sono anche palme da cocco, sesamo, ricino. Nella parte orientale sì coltiva caffè, tè, chincona, riso. A N. prevale il sorgo. I seminativi coprono un terzo circa del territorio. Nelle foreste (quasi 9000 kmq.) si svolgono spesso cacce redditizie (antilopi, gazzelle, elefanti e il cosiddetto bisonte, Bos gaurus). Importanti le miniere d'oro di Kolar, che nel 1929 hanno dato 363 mila once d'oro fino; vi sono poi miniere di ferro (colline di Bababudan) e di manganese (a NO). Le industrie, piuttosto limitate essendo il paese fuori delle grandi vie del traffico, lavorano cotone, lana, seta, metalli. Gli abitanti erano 5.055.100 nel 1871 e sono ora 6.557.871 (1931) con una densità di 78 ab. per chilometro quadrato. La densità è assai inferiore alla media nella parte montuosa e ivi anche l'aumento (che è stato di 578 mila unità rispetto al decennio precedente) è stato piuttosto tenue. La popolazione è nel complesso molto uniforme, in grande prevalenza di confessione induista e di parlata canarese (lingua dravida). I musulmani sono circa 390 mila e si servono dell'indostano; i cristiani 87 mila (di cui circa 52 mila cattolici). La popolazione vive in 108 città (16% degli abitanti) e in 16.500 villaggi (84%). Vi sono 3 città con più di 100 mila ab. (Mysore, Bangalore città e la stazione civile e militare di Bangalore), 3 città tra 20 e 100 mila abitanti (la zona delle miniere d'oro di Kolar, Davanagere e Shimoga) e 38 tra 5 e 20 mila ab. Molto alta è la percentuale degli analfabeti. Il rappresentante del governo inglese, che dal 1831 ha diritto di sovranità sul Mysore, risiede a Bangalore e dipende dal governo centrale. Il maharaja gode tuttavia di prerogative sovrane ed è assistito da un'assemblea di 252 membri e da un consiglio legislativo di 50.
Bibl.: C. E. Parsons, A tour in the Mysore, Oxford 1931; E. von Eickstedt, Die Rassengeschichte von Indien mit besonderer Berückisichtigung von Mysore, in Zeitschrift für Morphologie und Anthropologie, 1933.