MUTTRA (o mathura; A. T., 93-94)
Città dell'India settentrionale, nelle Provincie Unite, ricordata da Tolomeo col nome di Madura, sulla riva destra del Jumna (affluente del Gange), 50 km. a NO. di Agra, nota come luogo natale di Krishna e per questo visitata da pellegrini induisti, che si bagnano presso le scale (ghats), lungo la riva del fiume. Conta circa 60 mila ab. (un sesto musulmani). Il distretto è vasto 3756 kmq.
Storia e monumenti. - Il pellegrino cinese Fa Hsien, che visitò l'India, parla nel sec. V d. C. di Muttra; al tempo del suo soggiorno la città era ancora il centro del buddhismo; nei suoi dintorni si trovavano 20 fiorenti monasteri. Nessuna opera architettonica è giunta sino a noi, in compenso vi si ritrovano molte sculture che rappresentano tutte le epoche dell'arte primitiva indiana. Le terrecotte primitive vanno dal sec. V al I a. C. I monumenti in pietra portano numerose iscrizioni che dimostrano che i luoghi di culto erano dedicati allo śivaismo, al buddhismo e al jainismo. Le sculture dei secoli II e I a. C. sono affini ai noti monumenti dell'arte del periodo di Aśoka. Delle numerose rappresentazioni buddhiste dell'epoca dei Kūshan, parte segue le tradizioni ellenistiche di Gandhara, parte ha una modellazione schiettamente indiana segnando l'inizio della formazione autonoma indiana della figura del Buddha. Molto importanti sono inoltre i ritratti la cui identità è confermata da iscrizioni; ricordiamo il ritratto del re Kaniṣka, purtroppo in cattivo stato di conservazione. Le sculture dei secoli V e VI segnano il trapasso dell'arte Gupta. A metà del sec. VI l'attività artistica di Muttra improvvisamente cessò per cause ignote.
Bibl.: Ph. Vogel, La sculpture de M. (Ars asiatica, XV), Parigi 1930.