MUSTIUS
Architetto romano, contemporaneo e amico di Plinio il Giovane, nei cui possessi esegui diverse costruzioni (Ep., ix, 39): l'ampliamento di un tempio dedicato a Cerere e una sala, forse in connessione con esso. Plinio ne ricorda l'abilità nello sfruttare le condizioni del terreno e nell'adattarvi le fabbriche.
Bibl.: Klebs-Dessau, Prosop. Rom., II, 1879, pp. 395; 555; E. De Ruggiero, Diz., I, p. 645, s. v. Architectus; H. Brunn, Gesch. Gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, pp. 226; 250; L. Friedländer, Sittengesch. Roms, 1919, I, p. 125; III, p. 105; C. Weickert, in Thieme-Becker, XXV, 1931, p. 295, s. v.; E. Fabricius, in Pauly-Wissowa, XVI, 1933, c. 911, s. v.