MATHURĀ, Museo di
Si deve a F. S. Growse, alto funzionario dell'amministrazione britannica, l'iniziativa, nel 1874, di radunare in un unico luogo le sculture che ormai in buon numero erano stata raccolte a Mathurā. L'edificio scelto a questo scopo venne aperto al pubblico nel 1881 o 1882, anno, quest'ultimo, in cui fu visitato da A. Cunningham. Vi si trovavano già l'ancor oggi discusso rilievo con scene potorie sulle due facce proveniente da Pālīkherā (l'altro, rinvenuto nel 1836, era stato inviato a Calcutta) e - come risulta da una tavola del Memoir di Growse - l'immagine stante e nimbata del Buddha di epoca gupta da Jamālpur, una delle sculture più famose dell'India. Fino al 1908 non fu tuttavia preposta al museo alcuna autorità, e non venne tenuto alcun inventario dei pezzi. Per questi motivi molti materiali venuti alla luce presero la via di altre città, in particolare i ritrovamenti fatti da A. Führer a Kaṅkālī Ṭīlā, inviati a Lucknow (v. lucknow, museo di).
L'impulso a riorganizzare l'istituzione e ad accrescere le collezioni venne agli inizî del '900 da J. Ph. Vogel e da R. Krishna. Al primo si deve il recupero di sculture già portate altrove (p.es. ad Allahabad) e la compilazione di un catalogo dove sono descritti alcuni dei capolavori più noti delle collezioni (la grande statua di yakṣa da Parkham del II-I sec. a.C., il Buddha iscritto da Kaṭrā, del I sec. d.C., numerosi frammenti di portali e balaustre da stūpa buddhisti, ecc.); al secondo, un'indefessa attività di recupero di materiali dalla città e dai suoi dintorni. In particolare, nel 1912, portò alla luce, insieme ad altre immagini, le celebri statue di Vima Kadphises, di Kaniṣka, e la base iscritta di quella di Huviṣka, sovrani della dinastia kuṣāṇa (I-II sec. d.C.), dal sito di Māṭ, oltre Yamunā. Il museo di M. si avviava così a divenire il prototipo, pur se di abnormi dimensioni ed eccezionale importanza, dei musei locali destinati a ospitare i materiali di una particolare regione e a documentarne la storia, distinguendosi dalle istituzioni onnicomprensive come l'Indian Museum di Calcutta.
Nel 1912 il Museo passò all'amministrazione del Provincial Government (Government delle United Provinces, oggi Uttar Pradesh), che nel 1926 diede l'avvio alla costruzione di un nuovo edificio nel Dampier Park destinato a contenere le collezioni, di molto accresciute. Inaugurato nel 1933, esso è tuttora la sede del museo; il vecchio edificio venne destinato a contenere i materiali non esposti.
Attualmente il museo possiede c.a 5.000 sculture, quasi 3.000 terrecotte (tra cui si segnalano quelle di epoca śuṅga e kuṣāṇa) e diverse centinaia di oggetti di bronzo e dipinti. L'interesse maggiore va ai materiali di epoca śaka e kuṣāṇa, in particolare a quelli che documentano raffermarsi delle iconografie della bhakti: quelle scivaite, rappresentate specialmente - tra il I sec. a.C. e il I sec. d.C. - da Liṅga (v.); quelle visnuite, tra cui si ricorda il raro frammento con Balarāma che attraversa la Yamunā con Kṛṣṇa bambino sulle spalle (si consideri che M. è la culla del culto krisnaita); quelle jaina, tra cui si segnalano ayāgapaṭṭa e immagini di Naigameśa e di tīrthaṃkara (ν. jaina, iconografia); quelle buddhiste, infine, di cui ricordiamo il grande Bodhisattva da Maholī (I sec. d.C.), gli elementi di balaustra di stūpa da Bhūteśvara e le stele gandhariche, importate a Mathurā in antico e prese a modello per una parte della produzione locale. Abbondante, e di capitale importanza per la storia dell'India antica, è il materiale epigrafico.
Tra le ultime accessioni vanno innanzitutto ricordati i materiali degli scavi tedeschi di Sonkh (v.), c.a 12.000, e quelli di Govindnagar, sito del Vīradatta vihāra (un monastero buddhista), che comprendono numerose terrecotte ed elementi di balaustra.
Bibl.: Oltre al Bullettin of Museums and Archaeology in U.P. (dal 1968), si vedano F. S. Growse, Mathurā: a District Memoir, Allahabad 1883, pp. 163-174; J. Ph. Vogel, Archaeological Museum at Mathura (cat.), Allahabad 1910; V. S. Agrawala, Handbook of the Sculptures in the Curzon Museum of Archaeology in Muttra, Allahabad 1939; id., Buddha and Bodhisattva Images in Mathura Museum, in The Journal of the United Provinces Historical Society, XXI, 1948, pp. 42-98; id., A Catalogue of the Images of Brahmā, Vishnu and Śiva in Mathura Art, ibid., XXII, 1949, pp. 102-210; id., Jain Tirthankaras and Other Miscellaneous Figures, ibid., XXIII, 1950, pp. 35-147; id., Catalogue of the Mathura Museum: Architectural Pieces, ibid., XXIV-XXV, 1951, pp. 1-160; H. Lüders, Mathura Inscriptions. Unpublished Papers Edited by Klaus L. Janert, Gottinga 1961; R. C. Sharma, Mathura Museum Introduction (A Pictorial Guide Book), Mathura 1971; id., Buddhist Art of Mathura, Delhi 1984; id., The Splendour of Mathura Art and Museum, Nuova Delhi 1994.