IRAQ, Museo dell'
IRAQ, Museo dell'. − Il Museo dell'I. a Bagdad è il museo centrale del paese ed è il più grande di tutti i musei iracheni. Raccoglie le testimonianze archeologiche delle antiche popolazioni della Mesopotamia, dalla prima Età della Pietra sino all'età islamica (637 d. C.), dalla Preistoria ai Sumeri, agli Accadi, agli Assiri, ai Caldei, all'ellenismo, fino ai Sassanidi.
Il museo fu fondato nel 1928 e da allora è cresciuto di importanza, aumentando le proprie collezioni; nel 1957 il governo iracheno ha iniziato la costruzione di un nuovo edificio in cui le collezioni di antichità del museo saranno ospitate insieme alle raccolte dell'età islamica. Si prevede l'apertura del nuovo museo circa alla fine del 1961.
Le collezioni del Museo dell'I. sono disposte in dodici sale secondo un ordinamento cronologico. La prima sala raccoglie manufatti preistorici a incominciare dall'Età della Pietra. Gli oggetti che esemplificano la produzione dei cavernicoli della parte alta del paese nei diversi periodi dell'Età della Pietra, provengono soprattutto da Bardah Bālkah, dalle grotte di Hezar Merd e Zarzi e dalla famosa grotta di Shanidar, dalla quale provengono, tra l'altro, lo scheletro e il teschio perfettamente conservati di un uomo di Neanderthal, frutto di una recente scoperta che ha messo in luce la più antica testimonianza del genere del territorio dell'Iraq. Nella stessa sala sono esposti oggetti neolitici, provenienti da Giarmō, Tell Ḥassūnah, Samarra, Tell Arpashiyya, Tepe Gaura e dalle città sepolte dell'I. meridionale, come el-῾Ubaid, Uruk, Gemdet Naṣr, Eridu. Sono manufatti della più antica vita urbana, che risalgono ai periodi preistorici (dal 6ooo al 3000 a. C.). Tra gli oggetti più notevoli esposti in quella sala si segnala la ceramica policroma di Teli Arpashiyya (periodo di Tell Ḥalaf: 4500 a. C.), le figurine di terracotta della dea madre da Tepe Gaura e Ur, una serie di sigilli di squisita fattura del periodo predinastico. Sono qui inoltre due eccezionali opere d'arte: un vaso votivo, con raffigurazione in rilievo di una processione rituale, e una stele, con due figure impegnate nella caccia ai leone, entrambi provenienti da Uruk (fine del IV miliennio a. C.).
La stele è considerata l'esempio più antico di rilievo in pietra.
Nella seconda stanza sono manufatti dei Sumeri (III millennio a. C.) provenienti dai grandi scavi degli ultimi cento anni a Uqair, Uruk, Ur, Kish, Nippur, Lagash, Khafāgiah e Tell Asmar. Si tratta di gioielli e oggetti d'oro dalle tombe reali di Ur, tra cui l'elmetto d'oro del re Meskalamshar, l'arpa della regina Shubad, che termina con una testa d'oro di toro ed è incrostata di scene mitologiche composte d'oro, madreperla e pietre preziose; collane, spilloni e nastri d'oro per le acconciature femminili, e migliaia di oggetti preziosi, tutti risalenti al 2600 a. C. circa. È inoltre esposta un'ampia raccolta di statuaria sumerica, tra cui la bella statua, recentemente acquisita, dello scriba Dudu ed una statuetta acefala di Gudea. Infine una serie scelta di sigilli, vaghi di collane, oggetti metarnci, tavolette con iscrizioni cuneiformi, bassorilievi metallici in pietra, coppe di pietra incise e ceramiche incise o dipinte.
Il museo possiede una notevole testa bronzea di grandezza naturale, trovata nell'edificio accadico di Ninive. Rappresenta forse il celebre re Sargon di Akkad, che nel 2350 a. C. unificò in un sol regno tutte le città-stato dell'Iraq. L'opera è esposta nella terza sala insieme a molti oggetti notevoli, tra cui una stele d'alabastro con file di prigionieri di guerra condotti da un ufficiale accadico. All'antico periodo babilonese appartengono un gruppo di figurine di terracotta da Ur e da Larsa, una raccolta di sigilli, un calco della celebre stele del codice delle leggi di Hammurabi.
Le testimonianze degli Hurriti e dei Cassiti, che alla caduta della prima dinastia di Babilonia occuparono le città del centro e del mezzogiorno dell'I., stabilendosi in centri quali Arrapkha (Kirkūk), Nuzi e ῾Aqar Qūf, sono esposte nella quinta sala insieme a bronzi del Luristan. Tra gli oggetti hurriti notevoli le ceramiche mitanniche, con disegni a spirale, ceramiche invetriate ecc.; i Cassiti sono documentati da graziose figurine di terracotta e da affreschi pieni di colore. Nella stessa sala si trovano oggetti della cultura assira, fiorita nell'I. del N nei centri di Assur, Nimrud (Kalkhu), Khorsābād, Ninive (IX, VIII, VII sec. a. C.). La collezione comprende i celebri avori scavati recentemente a Nimrud, così vari e così numerosi da costituire una mostra a sé. Tra essi la cosiddetta Monna Lisa di Nimrud.
Nella quinta sala sono innalzate grandi stele di arenaria trovate a Khorsābād, con bassorilievi significativi per la vita degli Assiri. Una lastra presenta il re assiro Sargon II che riceve il visir; altre, scene di caccia o processioni di tributarî. Nel cortile del museo sono esposte altre stele e due tori con testa umana, anch'essi assiri.
Nelle tre sale successive (tutte contrassegnate con il numero 6) è una serie di statue-ritratto di arte parthica, provenienti da Hatra, con i nomi dei personaggi scritti in aramaico.
Oggetti dei periodi successivi sono esposti nella sala 7; tra essi notevoli una statua greca di Hermes, di arenaria, alta più di un metro, proveniente da Ninive, e un gruppo di vasi greci arcaici provenienti da Seleucia e da Ctesifonte, una testa di Afrodite rinvenuta a Barsippa e un gruppo di statuette ellenistiche di bronzo del periodo seleucide, raffiguranti Eracle, una serie di monete argentee di Alessandro Magno e dei re Seleucidi. Da ricordare due corone d'oro, da tombe di Uruk, appartenenti a due vincitori di gare atletiche dell'età dei Seleucidi.
Molti altri oggetti qui esposti sono dei periodi parthico (Uruk) e sassanide.
Il museo possiede anche un laboratorio, una biblioteca e tre sale dedicate all'esposizione dei ritrovamenti degli ultimi quindici anni a Tell Ḥassūnah, Uqair, Eridu, ῾Aqar Qūf e Tell Harmal. Tra gli oggetti più importanti di queste sale sono le eccezionali tavole matematiche e il codice delle leggi di Eshnunna, risalenti all'inizio del II millennio a. C.
Altri musei dell'I. sono quelli di Babilonia, Ninive, Nimrud, Samarra. Sono di carattere locale e raccolgono, oltre ad oggetti rinvenuti nelle località rispettive, fotografie e piani.
Famoso è il museo di Mosul per la sua eccezionale raccolta di antichità, particolarmente di statue da Hatra. La Direzione Generale delle Antichità sovrintende ai musei principali e locali nonché alla conservazione e al restauro dei centri storici e dei monumenti.
Bibl.: A Guide to the Collection in the Iraq Museum, Bagdad 1937; S. Lloyd, Some Recent Additions to the Iraq Museum, in Sumer, II, 1946, pp. 1-9. Notizie sulle attività e sull'accrescimento delle collezioni, del museo sono date periodicamente dalla rivista irachena Sumer, pubblicata a partire dal 1945.