MURSA (Mursa e Mursia)
Città della Pannonia inferiore, sulla destra della Drava, poco a monte della confluenza di questa col Danubio, oggi Eszek. Fu colonia fondata da Adriano, forse per mezzo della legione Seconda Adiutrix: donde il suo nome di Colonia Aelia Mursa. Fu iscritta alla tribù Sergia. Nelle fonti è indicata talvolta con l'appellativo di maior, per distinguerla da una Mursa minor, che era un vico distante dalla prima circa dieci miglia verso nord-ovest. Diversa dalla Mursa minor è a sua volta Mursella, che era nella Pannonia superiore, sulla via da Savaria ad Arrabona. L'importanza di Mursa fu soprattutto militare: la sua posizione la rendeva anche tuttavia un nodo stradale e commerciale non privo di valore: una dedica Danuvio et Dravo (Corp. Inscr. Lat., III, 10263) ci dice che nei due fiumi, presso cui la città era situata, i suoi abitanti riconoscevano la ragion d'essere di essa. A Mursa risiedevano il governatore imperiale e il prefetto della flotta del Danubio (classis Histrica), che quivi aveva la sua stazione. Nelle sue vicinanze furono combattute le battaglie in cui Gallieno vinse Ingenuo e Costanzo vinse Magnenzio. In età cristiana fu sede episcopale; nel 380 fu presa dai Goti: il suo nome ricorre tuttavia fino al sec. VI. Varie epigrafi, in prevalenza militari, provengono dal suo territorio; degli edifici della città sussistono sole pochi avanzi.
Bibl.: Corp. Inscr. Lat., III, pp. 423 e 1676; M. Fluss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XVI, col. 670 segg.