SPARK, Muriel
Scrittrice anglo-scozzese, nata a Edimburgo il 1° febbraio 1918.
Ha esordito con opere di critica e biografia: Tribute to Wordsworth (1950), Child of light: A reassessment of Mary Shelley (1951), My best Mary: The letters of Mary Shelley (1953), John Masefield (1953), Emily Brontë: Her lifg and work (1953); ha anche curato The Brontë letters (1954) e Letters of John Henry Newman (1957). Ma a parte una raccolta di poesie, The Fanfarlo and other verse (1952) e Collected poems (1967), la sua principale attività è la narrativa. Dei suoi romanzi si citano: The comforters (1957), Robinson (1958), Memento mori (1959, adattato per il teatro nel 1964), The bachelors (1960), The prime of Miss Jean Brodie (1961; per il teatro nel 1966, per film nel 1969), The girls of slender means (1963), The Mandelbaum gate (1965), The public image (1968), The driver's seat (1970), Not to disturb (1971), The hot house by the East River (1973). Oltre a novelle, poi riunite in Collected stories (1967), ha scritto anche opere drammatiche: The ballad of Peckham Rye (1960) che ebbe il premio Italia per radiodramma, e Doctors of philosophy (1963).
La S. è narratrice di buon mestiere. Nei suoi romanzi, l'elemento gotico o sensazionale è solo apparenza: in realtà ella se ne serve per perseguire con freddo distacco l'analisi e la rappresentazione delle costrizioni imposte dalla vita contemporanea e delle deformazioni spirituali che esse generano. Tipico esempio è il citato romanzo The public image.
Trad. it.: tra le varie esistenti si citano: Memento mori, Milano 1963; Gli anni in fiore della signorina Brodie, ivi 1964; L'immagine pubblica, ivi 1974; Non disturbare, ivi 1974.
Bibl.: F. Kermode, Continuities, Londra 1968; K. Malkoff, M. Spark, New York 1968; P. Stubbs, M. Spark, Londra 1973 (nella serie Writers and their work).