MURDIA
. L'elogio (laudatio) di Murdia è conservato in una epigrafe. Il figlio di primo letto di M. esprime la sua riconoscenza per la madre che amministrò i beni lasciatile dal primo marito, come se in realtà fossero patrimonio non suo, ma del figlio, e divise equamente la propria sostanza tra questo, i figli di secondo letto e il secondo marito. L'ortografia e certe particolarità morfologiche rendono probabile l'attribuzione dell'elogio all'età augustea.
Bibl.: F. Vollmer, Laudationum fun. Romanorum hist. et reliquiarum editio, Lipsia 1892. Il testo anche in Bruns, Fontes iuris Rom. ant., 7ª ed., Tubinga 1909, n. 127, e in altre raccolte di fonti giuridiche. Per la discussa cronologia, v. M. Fluss, in Pauly-Wissowa, Real-Encycl., XVI, col. 659 seg.