MŬNNICH (in russo Minich), Burchard Christofor, conte
Uomo politico e militare russo di origine tedesca, nato a Neuenhuntorf (Oldemburgo) il 19 maggio 1683, morto a Pietroburgo il 27 ottobre 1767. Dapprima in Francia come ingegnere, dopo alcuni anni di azione svolta nelle sfere militari e in quelle del genio militare nell'Europa occidentale e in Polonia, fu invitato nel 1720 in Russia col grado di generale del genio incaricato di dirigere i lavori idraulici sulle coste del Baltico; nel 1723 gli fu affidato il compimento dei lavori del canale di Ladoga, che univa la Neva presso Schlüsselburg colla foce del fiume Volchov, terminati nel 1732. Insieme con questi lavori il M. prese parte alla direzione degli affari militari russi, prima col grado di generale in capo, poi come presidente del Ministero della guerra e nel 1732 come comandante generale; quest'ultimo grado ebbe per aver fondato (1731) la Scuola militare dei nobili per il servizio di terra (Suchoputnyj šljacheckij korpus) e per avere rafforzato la linea di confine ucraina. Nel 1734 fu incaricato di appoggiare con azioni militari le aspirazioni al trono polacco dell'elettore di Sassonia, azioni che il M. eseguì con successo, infliggendo una sconfitta alle truppe francesi presso Danzica e impossessandosi di questa città. Nel 1735 M. fu messo a capo dell'esercito russo nella guerra con laTurchia, che durò per quattro anni. I successi militari (la presa di Chotin e di IaŞi, la vittoria presso Stavučany, ecc.) non ebbero risultati corrispondenti: la pace di Belgrado (1739) portò scarsi acquisti di steppe presso il Mar Nero, fra i fiumi Bug e Dnepr. A queste azioni svolte dal M. negli anni 1734 e seguenti corrispose per lui un insuccesso alla corte, dalla quale Ostermann e altri cercarono di tenerlo distante e di ostacolare la sua influenza sull'imperatrice Anna Joannovna. Nel 1740 M. ebbe una grande parte nel rovesciamento di Biron e nell'istituzione della reggenza di Anna Leopoldovna, vista l'età ancora minore di Ivan VI Antonovič: il M. divenne allora primo ministro e generalissimo. Ma poco dopo fu messo a riposo per gl'intrighi di Ostermann, e, sotto il regno di Elisabetta Petrovna, divise la sorte dei collaboratori di Biron e di Anna Leopoldovna; fu esiliato in Siberia e confinato a Pelym. Dopo 20 anni, sotto il regno di Pietro III fu fatto ritornare e ristabilito in tutti i suoi diritti. Quando poi fu rovesciato Pietro III gli rimase accanto fino alla morte, e dopo prestò giuramento a Caterina II e fu nominato comandante dei porti del Baltico e direttore dei lavori di costruzione del porto di Roghervik presso Reval. Il M. ha lasciato con la sua azione una traccia importante nello sviluppo del genio militare russo.
Bibl.: Si sono conservate di lui memorie sulla Russia: Ébauche pour donner une idée de la forme du gouvernement de l'Empire de Russie, 1ª ed., Copenaghen 1774. La loro traduzione in russo, insieme con la narrazione della vita del M., fatta da lui stesso, e dei materiali sulla sua attività in Russia, in Zap. inostrancev o Rossii v XVIII stoletii, II, Pietroburgo 8174. Cfr. K. Stählin, Geschichte Russlands, II, Berlino 1930.