MUN, Adrien-Albert-Marie, conte di
Uomo politico francese, nato a Lumigny il 23 febbraio 1841, morto a Bordeaux il 6 ottobre 1914. Appartenente a famiglia di vecchia nobiltà, entrò nella carriera militare, partecipò come ufficiale alla guerra del 1870 e fu fatto prigioniero nella capitolazione di Metz. Cattolico convinto e praticante, ancora in servizio cominciò a interessarsi alle sorti degli operai e a preoccuparsi della irregolarità dello spirito moderno.
S'iniziò allora il suo apostolato contro le ideologie della rivoluzione cui rimproverava l'abbandono dell'operaio e l'ateismo, e in favore del sentimento cattolico e di una concezione corporativa. Nacquero così i Cercles catholiques d'ouvriers, che egli fondò con La Tour-du-PinChambly e M. Meignen della congregazione di S. Vincenzo de' Paoli. Costretto a lasciare l'esercito per le sue idee, difese queste con gli scritti e la parola, percorrendo la Francia da un capo all'altro. Eletto deputato per Pontivy nel 1876, vide annullata la sua elezione. Con il 1881 s'iniziò più propriamente la sua vita parlamentare. Realista e avverso all'indifferentismo politico, mirò a costituire nel 1885 un partito cattolico (l'Alliance catholique), ma fu sconfessato da Leone XIII, del quale accettò nel 1892 l'invito al ralliement alla repubblica. Abbandonato per questo da molti amici e dagli elettori di Pontivy (fu rieletto nel 1894 a Morlaix), non abbandonò la sua lotta in favore di leggi di tutela operaia e contro la lotta di classe e il materialismo socialista.
Grande oratore, fece udire la sua voce in tutte le grandi questioni nazionali (difesa dell'esercito, questione marocchina, ecc.). Gli ultimi mesi della sua vita furono consacrati alla propaganda per la resistenza ai Tedeschi. Membro dal 1897 dell'Académie française, lasciò varî saggi di carattere politico-sociale e 7 volumi di Discours (1888-1900).