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multinazionali

di Michele Pizzi - Enciclopedia dei ragazzi (2006)
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Multinazionali

Michele Pizzi

Le nuove imprese nate dall’apertura dei confini

Il progresso tecnico e finanziario ha permesso alle imprese di valicare i confini tra gli Stati. Le grandi imprese di tutto il mondo possono ora decidere dove è più conveniente per loro produrre i beni e, spostando la produzione all’estero, diventano multinazionali: facendo il proprio interesse, creano lavoro nei paesi ospitanti

Un processo che dura da quasi un secolo

Con il progresso tecnico è oggi possibile comunicare con tutti i continenti e raggiungere ogni parte del mondo con facilità. Queste nuove possibilità sono soprattutto utili alle imprese che possono produrre e vendere in un mercato molto più vasto di un tempo.

Il processo di internazionalizzazione però non è un evento recente; dura da quasi un secolo, coinvolgendo col passar degli anni un numero sempre maggiore di Stati. Oggi comprende tutto il globo e per questo si parla di globalizzazione; l’impresa multinazionale è figlia proprio di questo processo di apertura economica e commerciale dei confini tra le nazioni.

Con la parola multinazionale si indica una grande impresa che vende e produce in molti paesi del mondo. Di solito il ‘quartier generale’ rimane nello Stato di origine, mentre tutta o parte della produzione viene effettuata all’estero, stabilendo in altri paesi sedi secondarie.

Controllare la catena produzione-distribuzione

Per capire meglio cosa sia una multinazionale supponiamo che vi sia una grande industria italiana, con un’ampia fetta del mercato mondiale, che produce cioccolatini. I dirigenti di questa impresa, per aumentare le vendite, cercheranno di rivolgersi al maggior numero possibile di persone in tutto il mondo.

Se l’industria in questione volesse vendere i suoi prodotti, per esempio, in India, si troverebbe davanti a un’alternativa: o produrre in Italia i cioccolatini per poi venderli a imprese indiane, oppure costruire uno stabilimento di produzione e di vendita (chiamato filiale) in India, per poter essere in grado di vendere direttamente ai consumatori indiani.

Costruendo una filiale direttamente in India l’industria avrebbe anche la possibilità di farsi conoscere meglio (in gergo tecnico si dice radicarsi nel territorio), e così vendere di più. Ma non solo. Per un’impresa è sempre meglio avere la possibilità di dirigere tutto il processo di produzione-distribuzione, fino all’ultimo anello della catena che porta i beni nelle mani dei consumatori. Se l’industria si limitasse a vendere i prodotti alle imprese indiane lasciando a esse il compito di rivenderli in tutta l’India, non potrebbe controllare come si svolge il processo di distribuzione e decidere il prezzo di vendita finale. Se, invece, costruisse una filiale avrebbe un maggiore controllo. Questo è, però, solo uno dei motivi di questo processo di delocalizzazione che porta le imprese a costruire filiali all’estero.

Ridurre il costo del lavoro

Consideriamo l’ipotesi che nel nostro paese il salario dato ai lavoratori (il costo del lavoro) o le tasse che dobbiamo pagare allo Stato siano molto alti. Se vogliamo aumentare i profitti dobbiamo trovare il modo di ridurre i costi di produzione, perciò dovremmo trovare il modo di ridurre anche il costo del lavoro. Una delle soluzioni sarebbe quella di cercare all’estero Stati che fanno pagare meno tasse, oppure lavoratori che chiedano un salario più basso.

Per essere una multinazionale non è sufficiente che un’impresa venda in tutto il mondo: occorre che anche la produzione sia fatta in più paesi. Inoltre, l’impresa deve avere determinate dimensioni. Se una piccola impresa familiare italiana aprisse una sede in Polonia, non per questo diventerebbe improvvisamente una multinazionale: quello che conta soprattutto è l’ampiezza del mercato in cui i prodotti vengono venduti e la misura del fatturato (cioè l’ammontare delle vendite effettuate da un’azienda in un dato periodo di tempo, per esempio un anno).

Le multinazionali, spesso, hanno una cattiva fama perché capita che chiudano uno stabilimento in un paese per aprirne un altro dove il lavoro costa meno. Ma la teoria economica dice che questo processo è inevitabile e che alla fine conviene a tutti: sia perché abbassa il prezzo dei prodotti sia perché aumenta le opportunità di lavoro nel paese dove si va a produrre . È però vero che c’è bisogno, nel paese dove gli stabilimenti vengono chiusi, di una rete di sicurezza sociale per facilitare lo spostamento di risorse dai settori in declino ai settori in espansione.

Vedi anche
globalizzazione Termine adoperato, a partire dagli anni 1990, per indicare un insieme assai ampio di fenomeni, connessi con la crescita dell’integrazione economica, sociale e culturale tra le diverse aree del mondo. economia 1. globalizzazione dei mercati Fenomeno di unificazione dei mercati a livello mondiale, ... Impresa privata Sul piano giuridico, l’impresa è un insieme di atti che, seppure soggetti singolarmente alla disciplina generale prevista per ciascuno di essi, nel loro insieme comportano l’assoggettamento di chi li esercita anche a una disciplina particolare, il cosiddetto statuto dell’imprenditore. L’attività di ... azienda economia L’azienda può essere definita come un’organizzazione di persone e beni economici ovvero, con accento dinamico, come un sistema di forze economiche, che sviluppa nell’ambiente con cui interagisce processi di produzione e/o di consumo, a favore dei soggetti economici che vi cooperano.  ● Il concetto ... produzione L’insieme delle operazioni, semplici o complesse, attraverso le quali si produce un bene trasformando altri beni. Costo di p. Le spese sopportate per produrre, cioè il complesso dei beni e servizi che viene consumato per produrre altri beni o servizi (➔ costo). Fattore, mezzo o agente di p. Ogni bene ...
Categorie
  • AZIENDE IMPRESE SOCIETA INDUSTRIE in Economia
Tag
  • GLOBALIZZAZIONE
  • POLONIA
  • ITALIA
  • INDIA
Altri risultati per multinazionali
  • multinazionale, impresa
    Dizionario di Economia e Finanza (2012)
    Sandrine Labory Ugo Rizzo Impresa che opera in più Stati, nei quali possiede centri di produzione o di distribuzione (sussidiarie o succursali), ma il cui nucleo di direzione strategica (casa madre) rimane nel Paese di origine. Il meccanismo attraverso cui la casa madre dà vita a e controlla le sussidiarie ...
  • Multinazionale
    Enciclopedia on line
    Nel linguaggio economico, le multinazionali sono imprese di grandi dimensioni, la cui proprietà e direzione si trovano in un paese, mentre gli impianti di produzione e le strutture di distribuzione sono dislocati in paesi diversi, e le cui decisioni hanno quindi peso politico ed economico anche fuori ...
  • MULTINAZIONALI
    Enciclopedia Italiana - V Appendice (1993)
    Carla Esposito (App. IV, II, p. 538) La crescente internazionalizzazione delle attività produttive ha determinato lo sviluppo sia degli investimenti diretti all'estero sia, in generale, delle attività sull'estero delle imprese (commercio, acquisizioni, fusioni, accordi di cooperazione tecnologica e ...
  • MULTINAZIONALI
    Enciclopedia Italiana - IV Appendice (1979)
    Alberto Campolongo Nell'uso comune si chiamano "multinazionali " (MN per brevità) le imprese di grandi dimensioni (fatturato annuo, centinaia di milioni di dollari) che operano in parecchi paesi, importandone materie greggie, esportandovi i prodotti e fabbricandoli in stabilimenti e filiali locali; ...
Vocabolario
multinazionale
multinazionale agg. e s. f. [comp. di multi- e nazionale, sull’esempio dell’ingl. multinational e del fr. multinational]. – Che riguarda, che interessa più nazioni: società, imprese m. (o, come sost., le multinazionali), le grandi imprese...
multinazionalità
multinazionalita multinazionalità s. f. [der. di multinazionale]. – Carattere multinazionale: m. di un’impresa, di una banca, di un contingente di truppe.
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