MÜLLER von NITERSDORF, Adam Henrich
Economista nato a Berlino il 30 giugno 1779, morto a Vienna il 17 gennaio 1829. Studiò diritto e teologia all'università di Gottinga. Grande amico di F. Gentz, entrò per mezzo suo in relazione col Metternich quando, nel 1805, si recò a Vienna: nello stesso anno si convertì al cattolicismo. Dal 1806 al 1809 si occupò dell'educazione politica del principe Bernardo di Sassonia-Weimar e contemporaneamente tenne a Dresda varie conferenze sulla scienza e la letteratura tedesca, sull'arte drammatica e sulla scienza politica. Nel 1808 si unì con H. v. Kleist, di cui fu il primo a riconoscere il valore poetico, per pubblicare una rivista di critica letteraria, Phöbus. Rientrato a Berlino nel 1809, dovette ben presto allontanarsene per l'inimicizia di Hardenberg, capo del partito liberale prussiano, di cui il M., insieme con il partito dei Junker, aveva avversato le riforme. Recatosi di nuovo a Vienna, con la protezione del Metternich si acquistò grande notorietà. Nel 1813 entrò al servizio dell'Austria e dal 1816 al 1827 fu console generale austriaco a Lipsia, e in questa qualità combatté la politica doganale prussiana tendente ad abolire le barriere doganali tra gli stati tedeschi. Caduto in disgrazia nel 1827, visse a Vienna facendo il giornalista e il relatore politico della cancelleria di stato.
La sua concezione dell'economia politica rappresenta una reazione alle teorie di A. Smith. Movendo dal concetto dell'unità organica e continuativa dello stato, egli afferma che l'economia d'una società è qualcosa di più e di diverso dalla somma delle economie private dei suoi membri e soprattutto che la ricchezza di una nazione non è soltanto materiale, ma comprende anche linguaggio, cultura, esperienza, leggi, costituzioni, ecc. Alcuni dei motivi fondamentali del pensiero del M. sono stati poi ripresi dagli economisti tedeschi della scuola storica. L'opera sua principale è Elemente der Staatskunst (voll. 3, Berlino 1809; nuova ed., voll. 2, Jena 1922). Tra le altre molte ricordiamo: Die Lehre vom Gegensatz (Berlino 1804); Vorlesungen über die deutsche Wissenschaft und Literatur (2ª ed., Dresda 1807; nuova ed., Monaco 1920); Die Theorie der Staatshaushaltung und ihre Fortschritte in Deutschland und England seit A. Smith (voll. 2, Vienna 1812); Versuschte Schriften über Staatphilosophie und Kunst (voll. 2, Vienna 1812); Versuche einer neuen Theorie des Geldes (Lipsia 1816; nuova ed., Jena 1922); Von der Nothwendigkeit einer theologischen Grundlage der gesammten Staatswissenschaften und der Staatswirthschaft insbesondere (Lipsia 1819; nuova ed., Vienna 1898); Ausgewählte Abhandlungen, a cura di J. Baxa (Jena 1921).