Muhammad VI
Muḥammad VI. - Re del Marocco (n. Rabat 1963), salito al trono nel luglio 1999 alla morte del padre Ḥasan II. Nonostante all’inizio del nuovo secolo tornasse a farsi sentire nel Paese la minaccia del terrorismo islamico, M. decideva per una cauta apertura verso le forze di opposizione spingendo, al contempo, per una modernizzazione della società: la battaglia più importante in questa direzione fu quella per il nuovo codice di famiglia (2004) che abolì il ripudio e il principio di sottomissione della moglie al marito, rendendo quasi impossibile la poligamia. Tra gennaio e febbraio 2011, in concomitanza con lo scoppio di vere e proprie rivolte in Tunisia ed Egitto (v. ), anche in Marocco venivano organizzate alcune sporadiche manifestazioni di protesta. La repressione di polizia, però, non fu disgiunta dall’avvio di un processo di democratizzazione delle istituzioni monarchiche voluto dallo stesso M.: la revisione costituzionale sottoposta a referendum, e approvata dal 73% dell’elettorato (luglio 2011), ridimensionava i poteri assoluti del monarca attribuendo alla forza politica uscita vincitrice dalle urne il diritto di formare l’esecutivo di governo, seppure previa approvazione del sovrano. Dopo le elezioni legislative del novembre 2011, vinte dal partito islamico moderato Giustizia e sviluppo, i ministri scelti dal primo ministro Abdelilah Benkirane (‛Abd al-Ilāh ibn Kīrān), e approvati dal sovrano, giuravano di fronte allo stesso M. nel gennaio 2012.