IBN TŪMART, Muḥammad
Riformatore religioso marocchino che nella prima metà del sec. XII d. C. diede origine a un vasto movimento anche politico, che portò alla fondazione dell'impero degli Almohadi (v.).
Il suo nome originario, secondo qualche fonte, era Amghār (in berbero = capo); avrebbe poi preso quello di Muḥammad. Il nome del padre, Tūmart, è, pare, il diminutivo di ‛Omar, reso in berbero con la forma del femminile; benché da altre fonti sia diversamente spiegato.
Nacque verso la fine del sec. XI a Ygīllīz, villaggio del Sūs, da famiglia appartenente ai Harghah, che a lor volta facevano parte del grande ramo etnico dei Maṣmūdah. Nell'appassionata ricerca della cultura islamica, nella sua attività religiosa, come in quella politica e militare, rivelò profonda sincerità di fede e assoluto disinteresse, acume d'ingegno e una certa pratica furberia, spirito di decisione ed energia spinta talvolta fino alla crudeltà. Morì nel 522 èg., 1128 d. C., o nel 524 èg., 1129-1130 d. C.
Bibl.: Oltre a quella di almoḥadi, v. E. Lévi-Provençal, Documents inédits d'histoire almohade, Parigi 1928; id., Ibn Tūmart et ‛Abd al-Mu'min, in Mémorial Henri Basset, II, Parigi 1928, pp. 21-37; R. Basset, I. T., in Encyclopédie de l'Islām, II, pp. 451-453; H. Basset e H. Terrasse, Sanctuaires et forteresses almohades, I. Tinmel, in Hésperis, IV (1924), p. 21 segg.; Ch.-A. Julien, Histoire de l'Afrique du Nord, Parigi 1931, pp. 288-394.