Patriota e capo nazionale armeno (1820-1907), sacerdote regolare (1854), vescovo, poi patriarca ortodosso di Costantinopoli (1869-73), nel 1878 fu a capo di una delegazione armena al congresso di Berlino. Costretto (1890) da ῾Abd ul-Ḥamīd II a risiedere a Gerusalemme dopo i massacri di Armenia, si rifugiò (1893) a Ečmiadzin, nell'Armenia russa, dove ebbe la carica di katholikòs ("capo supremo") della Chiesa armena. K. ebbe parte notevole nel risveglio di una coscienza nazionale armena, attraverso scritti e sermoni e soprattutto la pubblicazione a Vasburagan (dal 1856) della rivista Ardzvi ("L'aquila").