Mu'awiya ibn Abi Sufyan
Primo califfo della dinastia araba degli Omayyadi (secc. 7°-8°). Quraishita, cognato di Maometto e cugino del califfo ortodosso ‛Uthman, entrò in politica per vendicare l’assassinio di questi da parte di seguaci di ‛Ali ibn Abi Talib. Appoggiandosi all’esercito arabo di Siria, combatté ‛Ali e i suoi a Siffin e, dopo un inefficace arbitrato, fu riconosciuto vincitore da una parte della comunità. Quando ‛Ali fu a sua volta assassinato (661), M. ibn A.S., grazie alle sue capacità politiche e diplomatiche, era ormai padrone di buona parte dei territori conquistati, dei quali si proclamò califfo e che resse fino alla morte (680). Di M. ibn A.S. la tradizione loda soprattutto la lungimiranza e l’equilibrio, che gli valsero il califfato per la sua famiglia. Grazie a collaboratori capaci, come Ziyad ibn Abihi, suo fratello illegittimo e governatore dell’Iraq, riuscì a consolidare il suo regno nonostante l’anarchia tribale e le ambizioni degli altri capi qurayshiti, gettando le basi dello Stato omayyade, con capitale Damasco, e assicurando un secolo di vita alla sua dinastia.