MT (Middle temporal)
Piccola area della corteccia temporale mediale, presente in ciascun emisfero cerebrale, caratterizzata da una mieloarchitettonica molto particolare e situata nella sponda posteriore del solco temporale superiore. Scoperta da Semir Zeki nel 1974 nel cervello di scimmia, tale area è specializzata per l’elaborazione delle informazioni sul movimento di oggetti visibili e sulla loro direzione di movimento. Zeki l’ha denominata V5, area visiva prestriata di quinto ordine che riceve degli input sia dall’area V1 sia dalla V2. L’omologa della V5 delle scimmie è stata identificata anche nel cervello umano con la PET (Positron emission tomography, tomografia a emissione di positroni). Pazienti neurologici con lesioni bilaterali e lesioni di quest’area non percepiscono più o non riconoscono gli oggetti in movimento, ma unicamente se questi rimangono fermi. La lesione di solito è selettiva in modo specifico per la visione del movimento, mentre tutti gli altri aspetti della visione e del movimento percepibili attraverso gli altri sensi appaiono ragionevolmente integri. Indagini elettrofisiologiche di singoli neuroni hanno scoperto che i neuroni dell’area MT delle scimmie con assi similari di preferenza per la direzione di movimento sono ordinati in colonne verticali e che queste colonne sono ordinate a loro volta in piastre in cui una rotazione completa di 180°, dell’asse di movimento è rappresentata in 400÷500 μm di corteccia. Le colonne dell’asse di movimento sono intersecate da un secondo insieme in cui le due opposte direzioni di movimento lungo ogni asse sono rappresentate in due colonne adiacenti. Quindi le colonne corticali dell’area MT sono specificate dall’intersezione di due insiemi parametrici, ognuno dei quali viene prodotto dall’elaborazione intracorticale. (*)
→ Neuroscienze. Basi fisiologiche dei processi decisionali