Mozambico
Stato dell’Africa australe, confinante con Tanzania a N, Malawi, Zambia e Zimbabwe a O, Rep. Sudafricana e Swaziland a S-O e a S. Il M. è abitato prevalentemente da gruppi di religione cristiana o legati a culti animisti. Lungo la costa vive la minoranza musulmana frutto nel corso dei secoli di unioni miste tra bantu e coloni arabi o indiani (➔ ). Dal 16° sec. il dominio portoghese si estese all’omonima isola (1507) e ad altri centri swahili (➔ Kilwa; Mombasa). Il controllo del commercio a lunga distanza di schiavi o avorio e lo sfruttamento agricolo del territorio fu affidato alla grandi compagnie commerciali e ai prazeros (➔ ). Solo nel 17° sec. la colonizzazione si estese al regno Monomotapa e alle sue risorse minerarie sull’altopiano. Fu amministrato dalle Indie portoghesi fino al 1752, quando venne costituita l’amministrazione dell’Africa orientale portoghese. Il M. divenne colonia nel 1930 e territorio d’oltremare nel 1951. Sotto la guida di E.C. Mondlane e poi di S. Machel, il FRELIMO iniziò la lotta armata contro l’ultracolonialismo di Lisbona (1964), conquistando l’indipendenza nel 1975 a seguito della caduta del regime salazarista (1974). Seguì la lunga guerra civile che oppose il governo del FRELIMO di orientamento marxista-leninista, vicino all’URSS, e la Resistencia nacional moçambicana (RENAMO) spalleggiata dal blocco occidentale, dalla Repubblica Sudafricana e, fino al 1980, dalla Rhodesia del Sud. Dopo la morte in un oscuro incidente aereo di Machel (1986), il nuovo presidente della Repubblica J. Chissano smorzò il riferimento ideologico al socialismo e varò la nuova Costituzione (1990) che introdusse la distinzione tra Stato e partito, aprendo al multipartitismo e alla democratizzazione sfociati nella Pace di Roma (1992). Le elezioni del 1994 consegnarono però il M. al monopolio del FRELIMO, conservato al prezzo di una crescente corruzione. Cinque anni di negoziazioni tra FRELIMO, RENAMO e diversi gruppi della società civile sono sfociati nella riforma costituzionale del 2004: il FRELIMO è stato confermato alla guida del M. nelle elezioni del 2005, mentre al vertice della Repubblica Chissano è stato sostituito da A.E. Guebuza, rieletto poi nel 2009. La fine dell’apartheid in Sudafrica ha reso possibile il miglioramento dei rapporti con la potenza regionale dell’Africa australe. Le buone relazioni con il Regno Unito hanno invece favorito l’ammissione del M. nel Commonwealth (1995). Con un’economia prevalentemente agricola e fortemente legata all’aiuto internazionale, il M. resta un Paese molto povero che ha subito un rallentamento della propria crescita demografica all’inizio del 21° sec. a causa dell’epidemia di AIDS.