PIJADE, Moshe
Uomo politico e giornalista iugoslavo, nato a Belgrado il 4 gennaio 1890, morto a Parigi il 15 marzo 1957. Tra i fondatori, nel 1920, del partito comunista iugoslavo, nel 1925 fu condannato a 20 anni di carcere e ne uscì nel 1939. Nel 1941 aderì al movimento partigiano di Tito che lo inviò nel Montenegro, dove nell'estate del 1941, insieme a M. Dijlas, organizzò la guerra partigiana contro le truppe occupanti italiane. Membro del comitato centrale del partito, vicepresidente, dal 1945, della Costituente, poi dell'Assemblea Federale, ne divenne dal 1954 presidente, confermandosi - insieme a E. Kardely e A. Ranković - come uno dei più vicini collaboratori del maresciallo Tito.