MORTIMER
. Questa famiglia inglese prende nome da Mortemer en Braie (Francia), che era feudo di Roger, figlio di Geoffrey vescovo di Coutances. Il figlio di Roger, Ralph I, accompagnò in Inghilterra Guglielmo I e ricevette la baronia di Wigmore insieme con altri manors del Herefordshire e dello Shropshire (1075). Probabilmente fu anche siniscalco dei Montgomery, conti dello Shropshire. Suo figlio (o nipote), Hugh I, conquistò Maelienydd e Elfael (cioè la maggior parte del Radnorshire) ai Gallesi. Roger I (1181-1214), figlio di Hugh, perdette queste conquiste, e il figlio di Roger, Hugh II (1214-27), non riuscì a ricuperarle da Llywelyn ap Iorwerth. Il fratello di Hugh, Ralph II (1227-46), sposò la figlia di Llywelyn, Gwladys, e dopo la morte di Llywelyn ricuperò Maelienydd conquistando anche Gwerthrynion (nord-ovest del Radnorshire). Il figlio di Ralph, Roger II (1246-82), sposò Matilde de Braose, erede del Radnor, che costituiva la terza parte dei possedimenti di Elfael e Brecknock, dei Braose, ed erede anche della signoria dei Marshall di St. Clear's (Pembroke). Sebbene nel 1258-59 Roger attuasse varie riforme, fu in seguito un attivo realista ed ebbe una parte decisiva nella caduta del Montfort. Frattanto Llywelyn ap Gruffuydd riconquistò tutti i territorî gallesi dei Mortimer e col trattato di Montgomery (1267) se li annesse stabilmente. Il Mortimer fu in parte compensato con terre confiscate ai ribelli e con larghe franchigie per la sua baronia di Wigmore. Egli divenne così uno dei principali baroni dell'Inghilterra e nella guerra del 1277 contro il Galles, ricevette Radnor, Maelienydd e Gwerthrynion, sebbene non ottenesse Elfael e Brecknock. A lui succedette suo figlio Edmund I, mentre il terzo figlio, Roger III, fondò l'importante signoria di Chirk. Il figlio di Edmund, Roger IV, sposò Joan de Geneville, erede del Ludlow, Ewyas Lacy, e della metà dell'eredità dei Lacy nel Meath, nel Trim e nel Louth (Irlanda settentrionale). Dopo aver preso possesso di questa eredità irlandese (1308-19), Roger tornò ad unirsi al partito di Lancaster e mise freno ai potenti favoriti d'Edoardo II, i Despenser del Galles meridionale. Imprigionato nel 1322, Roger fuggì in Francia (1326), divenne l'amante dell'esiliata regina Isabella, e ottenne la deposizione e l'assassinio (1327) di Edoardo. Egli governò di fatto l'Inghilterra, si creò conte di March e s'impossessò del diritto di palatinato per le sue terre del Galles e dell'Irlanda fino al 1330, quando Edoardo III lo vinse e lo fece giustiziare. Suo nipote Roger V ricuperò a poco a poco i beni e i titoli e riconquistò la dignità comitale (1355). Suo figlio Edmund II, terzo conte di March, sposò Filippa, figlia ed erede di Lionello, secondo figlio di Edoardo III. Ella era anche erede, per via materna, della dignità comitale dei De Burgh dell'Ulster. Il loro figlio Roger VI fu proclamato erede presuntivo al trono (1385) e quando egli cadde in Irlanda (1398), suo figlio Edmund IV, quinto conte di March e terzo conte dell'Ulster, fu a sua volta riconosciuto erede presuntivo di Riccardo II; fu perciò tenuto, ma con i riguardi dovutigli, confinato da Enrico IV. Enrico V gli rese però la libertà (1413) e lo aiutò ottimamente in Francia e in Irlanda. Con Edmund IV la linea dei Mortimer si estinse: territorî, titoli e diritti passarono a Riccardo duca di York, figlio di Anna, sorella di Edmund, dando cosi una base alle pretese degli York sotto Enrico VI.
Bibl.: J. E. Lloyd, History of Wales, Londra 1912; T. F. Tout, Wales and the March during the Baron's War 1258-1267, in Owens College Historical Essays, Manchester 1898; id., Political History of England, a cura di Hunt e Poole, Londra 1920; J. E. Morris, The Welsh Wars of Edward I, Oxford 1891; G. E. C., The Complete Peerage, Londra 1887-98.