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MORTAIO

Enciclopedia Italiana - II Appendice (1949)
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MORTAIO (XXIII, p. 877; App. I, p. 875)


Durante la seconda Guerra mondiale i mortai sono stati in genere poco impiegati, salvo in assedî di città saldamente difese.

I Tedeschi adottarono il mortaio "Thor" del calibro 615 mm.; l'arma più grande e distruttiva di questa classe è costituita dal mortaio "Little David" americano, del calibro 914 mm., con canna rigata lunga 7 m., capace di lanciare proiettili di 1650 kg.

Un tipo di arma che invece è stato ampiamente impiegato è il mortaio da fanteria o lanciabombe (App. I, p. 875), impostosi per la necessità di dotare la fanteria di un'arma leggera, di facile impiego e di notevole efficacia anche se non di grande precisione, capace di battere postazioni nemiche senza che debba essere richiesto continuamente l'appoggio dell'artiglieria, consentendo inoltre tiri curvi, in modo da eliminare qualsiasi angolo morto.

Il tipo più diffuso è quello derivato dal vecchio "Stokes", già adottato nella prima Guerra mondiale, costituito da un tubo di acciaio chiuso in culatta, appoggiato al terreno mediante una piastra; la bomba, fornita di impennaggi posteriori e dotata di carica di lancio, viene introdotta nell'arma dalla volata; il colpo parte automaticamente per urto della capsula esplosiva contro il percussore installato al centro della culatta. Caratteristico di questo tipo è il mortaio italiano da 81 mod. 35 (v. App. I, p. 876); mortai di eguale calibro erano in dotazione presso tutti gli eserciti e furono presto integrati da armi simili, di calibro sia inferiore, per essere impiegate da un solo uomo, sia notevolmente superiore, tanto da lanciare proiettili aventi effetti analoghi a quelli dell'artiglieria di medio calibro. Si sono avuti così mortai da 50 mm. in Belgio, Inghilterra, URSS, da 60 mm. negli S.U., in Francia; il mortaio italiano Brixia da 45, mod. 35 (v. App. I, p. 876) ha invece struttura notevolmente differente. I mortai di calibro maggiore sono stati studiati in un primo tempo per il lancio di sostanze aggressive e fumogene; essi sono alcune volte dotati di un assale con ruote gommate per renderne agevole e rapido lo spostamento. Si ricordano i mortai inglesi da 106,7 e da 150, i francesi da 120, gli americani da 107 e 155, i russi da 107 e da 120 mm.

Vedi anche
calibro scienza militare Nelle artiglierie, il diametro interno della canna, misurato in millimetri o, talvolta, in pollici, tra i pieni della rigatura per le canne rigate; in base a esso si ha una classificazione non rigorosa delle bocche da fuoco: di piccolo, medio, grosso calibro se tale diametro è, rispettivamente, ... artiglieria Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti. Con l’aggiunta di particolari denominazioni che ne determinano l’impiego, si indicano le varie specialità. storia Le prime artiglieria, in senso proprio, sorgono con l’adozione della polvere pirica e lo sfruttamento, per il lancio dei proiettili, della sua ... bomba Ordigno bellico costituito da involucro metallico che contiene la carica di scoppio, la spoletta ed eventuali dispositivi per la stabilizzazione (governali) e per l’acquisizione del bersaglio. Le prime bomba erano costituite da sfere di ferro fuso, munite di due orecchiette per il trasporto e per il ... obice Pezzo d’artiglieria moderno avente originariamente (dagli inizi del 20° sec. e sino alla Seconda guerra mondiale) canna di lunghezza generalmente compresa fra 12 e 25 calibri (intermedia, pertanto, fra i cannoni e i mortai) e attualmente oltre i 50 calibri (comprese, quindi, anche bocche da fuoco che ...
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  • SECONDA GUERRA MONDIALE
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Altri risultati per MORTAIO
  • mortaio
    Enciclopedia on line
    Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, vetro, porcellana, usato nei laboratori chimici, in farmacia e spesso anche in cucina, nel quale si tritano, mediante un pestello, azionato a mano o anche con dispositivi meccanici, sostanze che si vogliono ridurre in polvere o in poltiglia (v. fig.). Anatomia M. ...
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    Enciclopedia Italiana - I Appendice (1938)
    (XXIII, 877) Alberto Baldini Mortaio d'assalto per fanteria. - Per permettere alla fanteria moderna di rendersi indipendente dall'azione dell'artiglieria quando per la troppa vicinanza alle linee avversarie l'artiglieria deve sospendere il tiro per non colpire, con le nemiche, le truppe amiche, si ...
  • MORTAIO
    Enciclopedia Italiana (1934)
    Alberto Baldini . Bocca da fuoco, così chiamata per la sua forma, ad anima corta (rapporto fra il calibro e la lunghezza d'anima non inferiore a 1/2), che serve per il tiro in arcata. I mortai ad avancarica e ad anima liscia lanciavano bombe; così si chiamavano grosse palle di ferro fuso o anche di ...
Vocabolario
mortàio
mortaio mortàio (ant. mortaro) s. m. [lat. mortarium, con il sign. 1, da cui derivano gli altri per somiglianza di forma]. – 1. Recipiente di metallo, pietra dura, marmo, legno, vetro, porcellana, usato in cucina, in farmacia e nei laboratorî...
mortaiata
mortaiata s. f. [der. di mortaio], non com. – Sparo di mortaio: piombò una m. giusto sul tetto e il comignolo si polverizzò sull’aia (Fenoglio).
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