Nobile famiglia piemontese, nota fin dal sec. 10º. I M., vassalli del vescovo di Asti, per difendersi contro i comuni di Cuneo e Mondovì, dovettero poi (1240) sottomettersi all'autorità comunale e subire (1250) la distruzione dei loro castelli; dichiarati (1319) ribelli da Roberto d'Angiò, perdettero il loro feudo principale di M., che fu riacquistato con titolo comitale solo nel 1628 con Carlo Filippo M. della Rocca. Dal sec. 17º la famiglia, che già nei tempi più antichi si era divisa in molti rami, si è distinta con prelati, uomini di studio, generali, come Carlo Giuseppe M. di Magliano (1645-1729), vescovo di Bobbio, lo storico Emanuele M. della Rocca (1835-1910), cultore della storia di Mondovì, e il generale Enrico M. della Rocca (v.).