BEURMANN, Moritz von
Esploratore dell'Africa, nato a Potsdam il 28 luglio 1835. Ebbe un'educazione assai accurata e si occupò specialmente delle scienze fisiche e matematiche; a 22 anni entrò nell'esercito come ufficiale del genio. Portato all'amore per l'Africa e per l'esplorazione di quel continente, soprattutto dalle relazioni dei grandi viaggi del Barth, si diede allo studio delle scienze naturali e dell'arabo e nel 1861 si offrì al comitato organizzato in Germania per la ricerca del Vogel, trucidato, come si seppe poi, nell'Uadai. Si recava quindi a Bengasi col proposito di raggiungere l'Uadai per la via, ancora intentata, di Cufra; ma l'opposizione incontrata l'obbligò a cambiare itinerario e a prendere la strada del Fezzan. Partito da Bengasi il 12 febbraio 1862 per Augila e l'oasi di Sella, seguendo un itinerario non ancora tenuto da nessun europeo, raggiunse Murzuch il 28 aprile. Di lì, compiute alcune escursioni nella remota oasi di Uàu, cospicuo centro senussita non mai ancora visitato da alcuno, e nell'uadi Hesc-Scerghi, riprese la via per l'Uadai raggiungendo Kuka nel Bornu. Ma dopo un primo insuccesso per penetrare nell'Uadai, ripetuto il tentativo, incontrava anch'egli la stessa fine del suo predecessore e periva assassinato per ordine di quel sultano (febbraio 1863). Le sue carte e le sue osservazioni andarono tutte disperse. Di lui si posseggono solo relazioni frammentarie del viaggio da Bengasi al Fezzan e le osservazioni astronomiche e gli schizzi che furono utilizzati dal Petermann per rettificare la carta del deserto libico. Delle sue relazioni, inserite nelle Petermanns Mitt., II Ergänzungsband, 1862, fu pubblicata una traduzione italiana in Archivio bibliografico coloniale, II, Firenze 1918, fasc. 3-4.